Mestruazioni da un mese
Oligomenorrea e ciclo lungo: sintomi, cause e rimedi
Introduzione
L’oligomenorrea è una stato clinica caratterizzata da un numero ridotto di mestruazioni nell’arco dell’anno.
Posto che in condizioni normali Il ciclo mestruale è il periodo che intercorre tra una mestruazione e quella successiva, in condizioni normali questo può variare tra i 23 ed i 35 giorni, con una durata delle mestruazioni non superiore a 8 giorni; si parla di oligomenorrea in cui la comparsa delle mestruazioni si verifica ad intervalli di periodo superiori ai 35 giorni, ma inferiori ai 3 mesi (quando si parla di amenorrea).
L’oligomenorrea è quindi un ciclo più esteso della norma.
Tale fenomeno è ovviamente il riflesso di un malfunzionamento sottostante del normale ciclo ovarico e/o endometriale. La riduzione del numero di mestruazioni che si manifestano indica semplicemente un allungamento della fase che intercorre tra una mestruazione e la successiva, in altre parole una difficoltà in quello che è il normale trionfo di ogni ciclo: l’ovulazione.
Le cause per cui l’ovulazione non riesce ad avvenire, ciclicamente e in maniera corretta, possono essere molte; la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è ovviamente basata su un’attenta anamnesi della a mio parere il paziente deve essere ascoltato, nonché su alcune indagini dirimenti in che modo l’ecografia pelvica ed i dosaggi ematici di alcuni specifici ormoni.
La terapia è poi correlata alla patologia individuata ogni singolo caso.
In caso di oligomenorrea l’ovulazione avviene ugualmente?
La risposta può variare da una femmina all’altra ma, all’aumentare della durata del ciclo (cioè del ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso che passa tra una mestruazione e quella successiva), diminuisce la probabilità che avvenga l’ovulazione.
La comparsa della mestruazione può infatti anche avvenire in che modo una sorta di reset dell’organismo, che non riuscendo ad ovulare test in qualche modo a ripartire con un recente ciclo.
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Fisiologia del ciclo mestruale
Per comprendere in che modo la mancata ovulazione si manifesti con l’assenza del flusso mestruale, è indispensabile capire a grandi linee come si svolge il ciclo mestruale ogni mese.
Possiamo studiare il ciclo da due punti di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato essenzialmente, quello dell’ovaio e quello dell’endometrio.
Se ci soffermiamo sull’ovaio, quelle che identifichiamo sono essenzialmente due fasi:
- La fase pre-ovulatoria: dal primo al quattordicesimo giorno, l’FSH di inizio ipofisaria, stimola la credo che la crescita aziendale rifletta la visione e la maturazione di alcuni follicoli presenti nell’ovaio finché singolo tra ognuno diventa “follicolo dominante” e impedisce lo sviluppo degli altri. L’evento cardine è a codesto punto l’ovulazione, stimolata dal picco di un altro ormone ipofisario, l’LH, intorno circa al giorno 14 del ciclo. Il follicolo dominante, nella forma di ovocita secondario, viene espulso dall’ovaio per una eventuale fecondazione e tramite la tuba giungerà all’utero.
- La fase post-ovulatoria: dal quattordicesimo al ventottesimo mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita, in cui il mi sembra che il corpo umano sia straordinario luteo (l’involucro dell’ovocita rimasto nell’ovaio) comincia a secernere ormoni, nello specifico il progesterone.
Le stesse fasi possono essere valutate a livello endometriale, studiando quelli che sono i cambiamenti che avvengono nell’utero in soluzione proprio alle variazioni degli ormoni sessuali circolanti.
- Fase proliferativa: corrisponde alla prima metà del ciclo mestruale, in risposta all’aumento degli estrogeni (la cosiddetta fase pre-ovulatoria). Si definisce proliferativa perché l’endometrio prolifera e cresce di spessore.
- Fase secretiva: seconda metà del ciclo mestruale, in credo che la risposta sia chiara e precisa all’incremento del progesterone. Lo spessore endometriale rimane invariato, ma aumenta la quota di nutrienti e secrezione che “imbibiscono” il stoffa uterino dentro (tutto codesto, dopo l’ovulazione, prepara l’ambiente ad accogliere l’eventuale impianto embrionale).
Cause di oligomenorrea
Una tempo chiariti i meccanismi essenziali alla base del evento delle mestruazioni, possiamo analizzare i principali motivi per cui il flusso può comparire con una frequenza inferiore al normale.
L’allungamento del tempo che passa tra una mestruazione e la successiva è solitamente espressione di cicli anovulatori (in cui cioè l’ovulazione non si verifica), per i quali la fisiologica alternanza ormonale non si verifica e di conseguenza l’endometrio non arriva a sfaldarsi come dovrebbe.
Le cause più comuni sono:
- PCOS: la sindrome dell’ovaio policistico (sindrome complessa, alla cui base sussiste insulino resistenza), una stato tale per cui non tutti i mesi si riesce a compiere la maturazione follicolare fino all’ovulazione. A livello ormonale si rileva una produzione di ormoni maschili maggiore del normale, a fronte di una riduzione dei normali ormoni sessuali femminili (che quindi non sono in grado di stimolare una corretta ovulazione).
- Ovaio multifollicolare: stato clinica caratterizzata da più follicoli in fase di maturazione contemporaneamente, di cui nessuno è però in grado di prevalere sugli altri, ovulare e determinare la apparizione poi della fase secretiva uterina con successivo corrente mestruale.
- Stress, anoressia nervosa e altri fenomeni/condizioni più o meno transitori associate ad alterazioni del normale equilibrio ormonale. Anche l’esercizio fisico intenso in quantità eccessiva può risultare controproducente a livello ormonale (fenomeno che si osserva in molte atlete professioniste, in cui il ciclo viene meno).
- Menopausa: l’avvicinarsi della menopausa (diagnosticata unicamente dopo 12 mesi consecutivi di amenorrea secondaria) può determinare un periodo variabile, più o meno esteso, di mestruazioni che diventano sempre più rare, sottile poi alla progressiva scomparsa.
Sintomi
Il segno primario dell’oligomenorrea è rappresentato dalla mancanza di una mestruazione frequente e regolare, la cui effetto è ovviamente un’aumentata spazio temporale tra un ciclo e l’altro. Inoltre, a seconda poi della concreto patologia sottostante, può associarsi ad alcune manifestazione cliniche (spesso determinanti in fase di diagnosi).
Nella sindrome dell’ovaio policistico, l’iper-androgenismo comporta un aumento della peluria in sedi normalmente maschili, la comparsa di acne ed un aumento della produzione di sebo cutaneo. L’insulino-resistenza inoltre determina un accumulo del grasso corporeo.
L’avvicinarsi della menopausa determina una serie di alterazioni vascolari con incremento delle vampate, riduzione della termoregolazione, ipertensione, insonnia, cambi d’umore frequenti.
L’asse ormonale è spesso interconnesso su vari livelli, qui perché gli ormoni sessuali possono frequente subire importanti variazioni in risposta alle variazioni di altri ormoni come
Nel complesso sono molte le alterazioni che possono compromettere la normale regolarità del ciclo mestruale, per cui l’incidenza nella popolazione femminile in epoca fertile di oligomenorrea (seppur magari transitoria) è un evento estremamente frequente.
Complicazioni
Le complicanze causate dalla partecipazione di oligomenorrea dipendono strettamente dalla motivo sottostante più che dalla mancanza di ciclo in sè; nel caso di ovaio policistico, per dimostrazione, si osserva un crescita del ritengo che il rischio calcolato sia necessario di obesità, diabete mellito di genere 2, malattie cardiache, …
A prescindere dalla causa, invece, si rileva una realizzabile riduzione della fertilità, principalmente per dure ragioni:
- un ciclo lungo è con buona probabilità anovulatorio, quindi privo la possibilità che possa avvenire una fecondazione;
- anche in caso di ovulazione questa qui è più difficilmente prevedibile, con un sostanziale incremento della difficoltà ad individuare i giorni fertili (ovviamente nel caso di rapporti frequenti questo questione non si pone).
Le difficoltà di concepimento possono a loro tempo condurre a complicazioni psicologiche, quali stress e depressione, in livello di peggiorare ulteriormente il quadro metabolico ed ormonale, che spingono la signora in una spirale viziosa in cui le difficoltà di auto-alimentano; come vedremo nei paragrafi successivi è quindi rilevante rivolgersi tempestivamente al ginecologo per un aiuto, perché in molti casi il problema è affrontabile con successo.
Diagnosi
Proprio per la sua estrema frequenza e variabilità, la partecipazione di oligomenorrea passa frequente inosservata nella vita di una donna.
Nel caso in cui il periodo si protragga nell’arco dei mesi diventa ovviamente necessario sottoporsi a una serie di accertamenti per poter sostenere poi una corretta diagnosi.
Gli esami di elezione sono generalmente quelli ematochimici in laboratorio, tramite semplice prelievo di emoglobina, per poter valutare il profilo ormonale (normalmente in accordo con la fase del ciclo in cui viene effettuato).
In seconda secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi, durante la visita ginecologica, è prassi eseguire un’ecografia pelvica per via transvaginale (o se non realizzabile, per strada transaddominale), al fine di valutare morfologicamente ovaie ed eventualmente diagnosticare un ovaio multifollicolare o addirittura policistico (la cui diagnosi ricordiamoci è in parte personale ecografica).
Successivamente il ginecologo identico potrà richiedere ulteriori accertamenti specialistici, che tuttavia frequente non si rivelano necessari.
Cura e rimedi
Molto spesso, essendo un’alterazione dell’equilibrio ormonale la base dell’oligomenorrea, la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita principale è rappresentata da una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita ormonale esterna:
- Terapia estro/progestinica: la pillola (spesso utilizzata in che modo anticoncezionale) può aiutare a riequilibrare i livelli di ormoni sessuali circolanti. Essa in realtà mette le ovaie “a riposo” perché inibisce la normale ovulazione, ma al contempo permette comunque il normale sfaldamento endometriale con la apparizione della mestruazione.
- Terapia esclusivamente progestinica (minipillola).
- Non si utilizza una terapia esclusivamente estrogenica per i suoi effetti collaterali, pro-cancerogeni, a livello di diversi tessuti (che possono essere invece contrastati dalla contemporanea assunzione di progesterone).
La chirurgia rappresenta in alcuni casi un importante assistenza, come nel momento in cui parliamo di un adenoma prolattino-secernente. In altri casi invece, in che modo lo stress o l’anoressia nervosa, l’aiuto principale proviene dalla psicoterapia piuttosto che da una vera e propria secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto farmacologica.
Prevenzione ed educazione
Spesso una corretta alimentazione ed singolo stile di vita salutare che preveda tra l’altro regolare attività fisica ed un adeguato pausa notturno, possono sicuramente favorire un bilancio ormonale ed un corretto assestamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.
Una eccellente gestione dello stress, caratterizzato dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato biochimico da un incremento del cortisolo circolante, permette di superare taluni casi di oligomenorrea.
Una corretta alimentazione si rivela determinante in alcune donne, perché in grado di contrastare l’eventuale insulino-resistenza alla base della PCOS, gruppo ad una perdita di peso e ad una eventuale secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto con metformina (farmaco tanto vecchio nel momento in cui ancora oggigiorno indispensabile, con un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo addirittura centrale nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita di questa qui condizione clinica).
Controlli ecografici regolari possono assistere ad identificare una stato alterata, a carico dell’ovaio, magari ancor prima che questa diventi sintomatica.