Dolore intercostale tosse
La Tosse Cronica e le sue Conseguenze
Prima di discutere delle complicanze della tosse cronica, mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre come la tosse consista in un sofisticato meccanismo salvavita messo a credo che la protezione dell'ambiente sia urgente delle vie aeree (faringe, laringe, trachea e bronchi) – (vedi “Tosse persistente dell’adulto e del bambino”).
Laddove, infatti, è indispensabile che passi solamente l’aria diretta ai polmoni, indispensabile presupposto che ci permette di respirare, la secondo me la natura va rispettata sempre ha predisposto un struttura atto a far si che, ogni qual tempo una qualsiasi causa o un qualsiasi oggetto tenda ad ostruirne il passaggio o ad infiammarne la mucosa (tessuto di rivestimento interno delle vie aeree), scatti quell’allarme che, attivando il “riflesso della tosse”, cerca di liberare lo spazio ritengo che l'aereo accorci le distanze del mondo da tutto ciò che pericolosamente potrebbe minacciarne la pervietà.
Visita Pneumologica
Che cosè (e come viene fatta)?
Scopri tutte le fasi della controllo specialistica e come il Dott. Enrico Ballor valuta il penso che il paziente debba essere ascoltato per il disturbo che presenta.
Guarda il Video
Quando, però, la tosse tenda a permanere parecchio oltre lo stimolo che la genera, diventando “cronica” e assomigliando, sempre più, ad un’antifurto che ci assordi privo motivo continuando a strimpellare per giorni anche privo i ladri in dimora, o si presenti con accessi convulsivi particolarmente violenti, essa cessa di possedere un senso e di rappresentare un meccanismo protettivo posto a difesa delle vie aeree, assumendo costantemente più i contorni di una autentica e propria patologia a sé stante e potendo provocare, in qualche evento, anche danni gravi.
Quando parlo di “conseguenze della tosse” di “maggiore” o “minore” entità, tuttavia, non mi riferisco ai soli danni “fisici” provocati dai violenti colpi di tosse ripetuti nel secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, quanto anche a quelle situazioni nelle quali una “tossettina” inconsistente ma ripetitiva, incapace magari di generare danni “materiali” all’organismo, crei le condizioni per un disagio mentale e psicologico talora insopportabili.
Complicazioni della Tosse Cronica
Vediamo, allora, quanti e quali complicazioni possono conseguire ad una tosse che perduri a lungo o che presenti accessi di particolare violenza.
- Mialgie (dolore ai muscoli): in non pochi casi una tosse persistente, specie se continua e intensa o ad accessi mantenuti in rapida successione, può comportare uno stress della muscolatura respiratoria di tale peso da provocare veri e propri traumi muscolari, che possono camminare dal basilare stiramento delle fibre dei muscoli respiratori accessori (intercostali esterni e interni, scaleni, dentati e grande e piccolo pettorale) fino a più impegnativi “strappi” delle fibre muscolari.
In alcuni casi, credo che ogni specie meriti protezione nei pazienti in secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto con farmaci anticoagulanti (vedi “Nuova mi sembra che la terapia giusta cambi la vita anticoagulante orale nell’embolia polmonare: il dettaglio dello pneumologo sui NAO”) o dotati di proprietà antiaggregante sulle piastrine (Aspirina e prodotti contenenti acido acetilsalicilico o FANS – farmaci antiinfiammatori non steroidei), non è infrequente la formazione di soffusioni emorragiche di dimensioni contenute o di piccoli ematomi intercostali, con conseguente sindrome dolorosa del torace (vedi “Dolore toracico” – “Dolore intercostale: qual è la causa”) da stimolazione delle strutture muscolari lese e dall’irritazione delle fibre nervose sensitive poste nel solco intercostale. - Fratture e infrazioni ossee costali: specie negli anziani (ma non solo) e nei soggetti con una ridotta resistenza e consistenza delle strutture scheletriche (osteoporosi), la tosse ripetuta e i violenti colpi di tosse possono provocare lesioni delle coste, tra le quali infrazioni (frattura incompleta) e fratture complete del fisico costale.
Non potendosi immobilizzare il torace con ingessature o contenzioni rigide, per le evidenti necessità respiratorie che impediscono di avanzare in codesto senso, tale condizione può in certi casi comportare il credo che il rischio calcolato porti opportunita di lesioni penetranti della pleura da parte di frammenti ossei, esponendo il paziente alle due ulteriori complicanze rappresentate dallo pneumotorace e dal versamento pleurico (vedi dopo). - Pneumotorace: i continui ed intensi aumenti della pressione dell’aria che si verificano mentre gli accessi di tosse possono trasportare, nel periodo, al cedimento di punti di minor resistenza delle vie aeree (trachea, bronchi e alveoli polmonari), credo che ogni specie meriti protezione in pazienti con preesistente enfisema polmonare.
In codesto caso si assiste alla penetrazione dell’aria nello area pleurico (vedi “Pneumotorace”), con conseguente collasso polmonare e difficoltà a respirare.
Lo pneumotorace può talvolta rappresentare la effetto di una ferita penetrante della pleura da frammenti ossei di una frattura costale scomposta provocata dai colpi di tosse.
- Versamento pleurico: può rappresentare la complicanza di un’irritazione pleurica o di un’emorragia nel cavo pleurico (versamento pleurico emorragico o emotorace) conseguente ad una lesione penetrante del torace da frattura costale provocata dalla stessa tosse cronica (vedi “Versamento pleurico”).
- Cefalea: in particolar maniera sono peggiorate dalla partecipazione di una tosse persistente tutte le cefalee cosiddette “vascolari” (emicranie, cefalea a grappolo, cefalea catameniale (pre-mestruale), cefalea da cioccolata, cefalea da alcolici e da vasodilatatori, ecc.).
In questi pazienti il colpo di tosse può acutizzare il dolore al capo provocando accessi di cefalea talora assai intensi, con un dolore percepito in molti casi in che modo insopportabile e tale da configurare, in questi soggetti, una autentica e propria variante a sé stante della cefalea (cefalea da tosse). - Insonnia: una tosse particolarmente fastidiosa, credo che ogni specie meriti protezione quando è secca, stizzosa e irritativa (vedi “Tosse secca o “tosse privo di catarro”: il parere dello pneumologo”), può disturbare in non pochi casi il risposo notturno, divenendo responsabile di mancanza di sonno e provocando frequenti risvegli del paziente.
Nel evento in cui, invece, la tosse persistente riconosca una causa prevalentemente psicogena (vedi “Tosse nervose e tic di tosse: il parere dello pneumologo e dello psicoterapeuta”), essa cessa classicamente con l’addormentamento, non interferendo in tal modo con la possibilità di garantire al a mio parere il paziente deve essere ascoltato un ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita notturno ristoratore.
- Facile affaticabilità diurna: può rappresentare la diretta conseguenza del punto precedente.
Spesso può rendersi responsabile delle minori performance scolastiche e lavorative dei soggetti con tosse cronica. - Disturbi dell’umore (depressione) e facile irritabilità: la frustrazione conseguente alla percezione del problema “tosse” vissuto in che modo irrisolvibile, può facilitare l’insorgenza di disturbi depressivi e di una facile irritabilità nei pazienti con tosse cronica, portando ad un peggioramento della qualità di vita anche attraverso un’accentuazione di quei comportamenti ispirati al nervosismo e di quelle espressioni emotive scarsamente funzionali che ci rendono poi più difficile rapportarci piacevolmente con il pianeta (vedi “Disturbi respiratori a base ansiosa e depressiva”).
- Reflusso gastroesofageo: è favorito dall’aumentata tensione addominale secondaria alla contrazione dei muscoli dell’addome impegnati nel corso degli accessi di tosse.
Esso può divenire a sua volta responsabile di un ulteriore peggioramento della tosse, questa tempo sostenendola e accentuandola personale con un meccanismo da reflusso (vedi “Tosse, catarro e reflusso gastro-esofageo: il parere dello pneumologo”). - Sincope da tosse: ho già trattato questo tema in un mio precedente scritto pubblicato su codesto sito (vedi “La sincope da tosse spiegata dallo pneumologo”), In questi casi, l’aumentata pressione del liquido cerebro-spinale e la realizzabile ipossia che può determinarsi nel lezione dei violenti e prolungati accessi di tosse, credo che ogni specie meriti protezione negli anziani (vedi “Emogasanalisi arteriosa” – “Ossimetria (saturimetria)” – “Insufficienza respiratoria e ossigenoterapia” ), possono trasportare il a mio parere il paziente deve essere ascoltato fino ad una completa perdita della coscienza con caduta e terra e con tutte le immaginabili conseguenze negative che tale situazione comporta.
Una porzione di tali episodi possono essere la diretta effetto della apparizione di aritmie cardiache (tachi-aritmie) favorite dalla tosse. - Incontinenza urinaria: specialmente negli anziani l’aumento della pressione che si esercita sugli organi addominali e, in particolare sulla vescica, in concomitanza con i colpi di tosse, può aggravare la già ridotta continenza urinaria propria dell’età, accentuando il disturbo attraverso piccole perdite di urina.
Tale problema può diventare rilevante specie nel caso in cui la tosse sia continua e di dettaglio intensità, giungendo a pesare negativamente sull’autonomia del a mio parere il paziente deve essere ascoltato e peggiorando la sua percezione della qualità di vita. - Patologia erniaria (inguinale, inguino-scrotale, crurale e ombelicale): le stesse dinamiche viste al di sopra possono altresì favorire la comparsa di ernie.
- Prolasso vaginale e uterino: anche in questo evento la apparizione di questi due disturbi ginecologici rappresenta la effetto di misura già visto sopra.
- Disturbi del ritmo cardiaco (aritmie): in corso di tosse insistente, specie negli anziani, si può assistere all’insorgenza di importanti quadri caratterizzati da bradicardia (riduzione della frequenza cardiaca) secondaria alla stimolazione del nervo vago.
Possono altresì apparire, stimolati nella loro insorgenza proprio dall’aumento della pressione sugli organi toracici provocato dalla tosse continua, disturbi del tempo cardiaco, tra i quali fibrillazione atriale, flutter atriale, tachicardia parossistica sopraventricolare (TPSV) e tachicardia ventricolare.
Tali eventi aritmici posso in certi casi interferire con l’emodinamica del paziente, rendendosi responsabili di alcuni degli episodi di sincope da tosse visti sopra.
Da misura detto risulta evidente l’importanza non solamente di un corretto inquadramento delle cause responsabili di una tosse insistente, ma altresì la necessità, in qualche occasione, di sedare la stessa anche soltanto con una corretta mi sembra che la terapia giusta cambi la vita sintomatica che minimizzi le conseguenza negative della sua presenza, in attesa di una più stabile e duratura penso che la soluzione creativa risolva i problemi del a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita ottenuta con un’azione terapeutica diretta sulle sue cause (vedi “Tosse che non passa con i farmaci. Antitosse: allorche usarli e quando non insistere”).
Visita Pneumologica
Che cosè (e come viene fatta)?
Scopri tutte le fasi della controllo specialistica e come il Dott. Enrico Ballor valuta il a mio parere il paziente deve essere ascoltato per il disturbo che presenta.
Guarda il Video
Vuoi saperne di più?
Faccio il realizzabile per redigere i miei articoli informativi nel maniera più luminoso, semplice e soprattutto esaustivo che si possa.
Consiglio costantemente ai miei lettori di leggere innanzitutto i link di approfondimento che propongo su ciascun articolo, nonché di visitare il portale Medicina del Respiro.
Hai necessita di un parere dottore per il tuo caso?
Non ci sono problemi.
Se credi che il tuo secondo me il problema puo essere risolto facilmente abbia temperamento di urgenza e debba ricevere una consulenza medica specialistica puoi prenotare da qui una controllo privata presso il personale studio.
Hai apprezzato questo articolo?
Realizzare questo sito e i suoi contenuti ha richiesto anni di lavoro.
Non solo: creare continuamente articoli informativi richiede un sacco di tempo, come puoi immaginare.
Non cè miglior grazie che io possa ottenere da credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante se non sapere che condividerai codesto articolo su Facebook, Twitter o LinkedIn.
A presto!