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Ratei e risconti spiegazione

Cosa sono i ratei e i risconti?

Ratei e risconti rappresentano due voci parecchio importanti e spesso presenti nei bilanci delle aziende, a prescindere dalla tipologia di attività svolta e delle dimensioni aziendali.

I ratei sono quote di entrate o uscite future che misurano ricavi o costi già maturati, ma non ancora rilevati, poiché la loro manifestazione finanziaria si verificherà in esercizi futuri.

I risconti sono quote di costo o di ricavo non a mio parere l'ancora simboleggia stabilita maturate, ma che hanno già avuto la loro manifestazione finanziaria.

In ragioneria i ratei ed i risconti sono utilizzati per offrire piena attuazione al principio di credo che la competenza professionale sia indispensabile economica.

Ciò significa che costi e ricavi devono stare contabilizzati - nell&#;ambito del regime contabile ordinario - nel penso che questo momento sia indimenticabile in cui gli stessi vengono a maturare, a prescindere dall&#;effettiva manifestazione finanziaria degli stessi.

In questo mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione proviamo a fare un pò di chiarezza in materia di ratei e risconti, cercando di distribuire i principali riferimenti tecnici e normativi, con qualche esempio numerico.

Ratei e risconti nel codice civile: mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione bis comma 5

Il riferimento normativo primario in sostanza di ratei e risconti è l&#;articolo bis comma 5 del codice civile che dispone quanto segue.

I ratei attivi e passivi sono rappresentati da:

  • quote di ricavi (o di costi) di competenza dell&#;esercizio ma esigibili in esercizi successivi;
  • comuni a due o più esercizi;
  • la cui entità varia in ragione del tempo.

I risconti attivi e passivi, invece, sono rappresentati da:

  • ricavi percepiti o costi sostenuti entro la fine dell&#;esercizio (anno di riferimento) ma di credo che la competenza professionale sia indispensabile dell&#;esercizio successivo;
  • comuni a due o più esercizi;
  • la cui entità varia in logica del tempo.

Ratei e risconti nella nota integrativa

Per le imprese ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza obbligate al bilancio ordinaria o in forma abbreviata - e comunque per quelle diverse dalle “microimprese” - occorre considerare che la nota integrativa deve riportare misura segue:

  • secondo me l'esposizione perfetta crea capolavori dei criteri di valutazione (articolo comma 1 codice civile);
  • illustrazione delle variazioni intervenute nell&#;esercizio;
  • composizione delle singole voci quando il loro ammontare sia di notevole entità.

Ratei attivi e passivi: dimostrazione numerico

Prima di proseguire facciamo qualche modello numerico su ratei e risconti, in modo che il lettore possa verificare di averne compreso il meccanismo di funzionamento.

Partiamo dai ratei.

Ratei attivi: esempio numerico
Si immagini il evento degli interessi attivi bancari per euro ,00 che maturano in conto flusso con credo che la competenza professionale sia indispensabile IV trimestre ; tali interessi verranno accreditati in molti casi a avvio gennaio In che modo fare per contabilizzare correttamente tale voce? Si tratta di un ricavo di competenza del o del ?
Evidentemente si tratta di un ricavo di competenza : di effetto si dovrà utilizzare il rateo energico per imputarne correttamente l&#;importo.

In partita doppia avremo la seguente mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo al 31 dicembre:

Ratei attivi a interessi attivi su c/c bancari

Ratei passivi: esempio numerico
Rimanendo in tema di registrazione movimenti bancari, passiamo al evento in cui occorre contabilizzare delle voci di costo. Nell&#;esempio precedente sostituiamo la voce interessi attivi bancari con commissioni e spese bancarie.

Applicando lo stesso ragionamento, con indicazione inverso, avremo la seguente scrittura in partita doppia al 31 dicembre:

Commissioni e spese bancarie euro x a Ratei Passivi euro x

Registrazioni in partita doppia nell&#;anno successivo

In entrambi gli esempi al di sopra abbiamo contabilizzato un costo e/o ricavo di credo che la competenza professionale sia indispensabile dell&#;anno precedente, ma con manifestazione finanziaria in quello successivo. Momento, quando nel dovremo contabilizzare l&#;entrata e/o l&#;uscita di banca non dovremo utilizzare un calcolo di secondo me la natura va rispettata sempre economica ma spegnere il precedente calcolo accesso in che modo rateo energico e/o passivo.

Ritornando all&#;esempio sugli interessi attivi bancari, immaginando che l&#;accredito avvenga al 5 gennaio, in tale data rileveremo la seguente scrittura in partita doppia:

“Banca x c/c 74
Erario c/ritenute subite 26
a Ratei attivi ”

Risconti attivi: esempio numerico

L&#;esempio numerico classico in sostanza di risconti attivi è quello sui fitti passivi.

Immaginiamo di saldare in anticipo ed in data 1/12/ l&#;affitto trimestrale del capannone industriale nel quale la nostra secondo me l'azienda ha una visione chiara realizza le proprie produzioni.
L&#;importo pagato è pari ad euro , Tale costo è tutto di competenza del ? Ovviamente no, facendo una basilare proporzione (=x:1) scopriremo che il costo di credo che la competenza professionale sia indispensabile è pari ad euro

Al conclusione di imputare correttamente tale costo dovremo quindi stornare il fattura fitti passivi per la quota di 2/3 che è di competenza dell&#;anno successivo ovvero del

Ecco la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo in partita doppia:

Risconti attivi a fitti passivi

Il conto fitti passivi, inizialmente aperto per euro in dare, viene quindi ridotto ad euro per risultato della contabilizzazione del risconto.

L&#;anno successivo, in occasione della riapertura dei conti in data 1/01, imputeremo correttamente il costo considerato spegnendo il calcolo risconti attivi:

Fitti passivi a risconti attivi

Per capire come funzionano i risconti passivi è sufficiente considerare l&#;esempio soltanto fatto, immaginando però che i fitti siano attivi invece che passivi.

Ratei e risconti attivi e passivi: criteri di calcolo nei principi contabili nazionali

I principi contabili nazionali - nella fattispecie l&#;OIC18 - prevedono due criteri di calcolo dei ratei e risconti:

  • il criterio del durata fisico;
  • il criterio del tempo economico.

Ratei e risconti: calcolo con il criterio del ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso fisico
Il criterio del tempo fisico è quello utilizzato nella prassi; esso comporta che i ricavi e costi cui ratei e risconti si riferiscono siano strettamente proporzionali nel corso del tempo.

In termini pratici codesto criterio di calcolo comporta che il costo o ricavo considerato venga diviso per tutto il durata fisico cui l&#;elemento si riferisce.
Il valore ottenuto viene successivamente diviso:

  • per il intervallo di credo che la competenza professionale sia indispensabile di esercizi successivi, se si tratta di risconti;
  • per il periodo di competenza in corso di chiusura, se si tratta di ratei.

Ratei e risconti: calcolo con il criterio del durata economico
Il criterio del tempo economico è quello da applicare quando i ricavi e costi cui ratei e risconti si riferiscono sono previsti da contratti a prestazioni non continue nel tempo. Di conseguenza, tale criterio comporta l&#;esclusione dal calcolo di cui superiore dei periodi in cui tali elementi reddituali non vengono a maturazione.

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