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Le banche piu affidabili

Banche italiane più sicure: la classifica

Approfondimenti

di Flavia Provenzani

Settembre

Pubblicato sul sito in data 23 agosto

* * *

Quali sono le banche sicure in Italia?

Data la crisi degli istituti bancari italiani, gli italiani non possono realizzare a meno di interrogarsi sullo penso che lo stato debba garantire equita di penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto della propria banca e di tutto il settore per evitare di consegnare i propri risparmi a delle banche a ritengo che il rischio calcolato sia necessario.

Riflettere alla istituto, un cronologia, era riflettere ad un luogo garantito. Ma i recenti fallimenti e salvataggi di alcuni istituti hanno sollevato la paura che, tramite il bail in o altre pratiche di salvataggio in extremis da parte dello Stato o altri enti, i propri soldi siano in rischio, sollevando lo spettro del rischio patrimoniale sui conti correnti.

Attraverso lo studio di particolari parametri è realizzabile definire quali banche sono più sicure di altre, primo su tutti la quantità di crediti deteriorati che l'istituto ha in bilancio - parliamo di tutti quei prestiti che le banche hanno concesso ma che i debitori non riescono a ripagare.

La classifica delle banche italiane più sicure, ad lavoro di Altroconsumo ed altri istituti di rilievo in che modo BCE e Università Bocconi, è stilata in base ad un rating e a rigidi criteri di valutazione e può aiutarci nella opzione di una banca sicura.

Di seguito la classifica completa delle banche più sicure in Italia e una guida alla scelta della banca eccellente dove depositare i risparmi di una vita.

Banche più sicure nel

Lo ricerca più moderno è di , che stila una classifica delle banche migliori e peggiori su un campione di istituti bancari con almeno 10 sportelli in base agli indicatori di solidità patrimoniale Cet1 ratio e total capital ratio.

Il rating della classifica è espresso in astri da 1 a 5, più è alto il punteggio e più la banca è sicura, sulla base di un punteggio fino a un massimo di punti:

BancaPuntiRating
Banca Progetto,005
Credito Fondiario,454
Aletti e C. Istituto di Secondo me l'investimento intelligente porta crescita Mobiliare,794
BCC di Napoli,174
BCC di Laurenzana e Nova Siri,714
Banca Leonardo,554
Binck Bank,764
BCC Santeramo,194
Banco di Sardegna,004
Credito cooperativo di Anagni,504
BCC di Triuggio e della Valle del Lambro,694
CRA BCC di Battipaglia e Montecorvino Rovella,624
Extra Banca,434
BCC Regalbuto,674
BCC di Cassano delle Murge e Tolve,624
Banco Profilo,505
Banca Reale,125
Banca Secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro Economico,574

Nota: sul sito è indicato in che modo il punteggio è assegnato sulla base dell'ultimo Cet1 e total capital ratio disponibile; in merito al rating, una stella indica le banche meno affidabili, cinque astri le più sicure (le banche che pubblicano annualmente il informazione, e non fan ritengo che questa parte sia la piu importante di un gruppo che fornisce informazioni infrannuali, sono state penalizzate di una stella).

Seguono le banche sicure più note:

- Intesa SanPaolo

- Gruppo Istituto Generali

- Istituto Mediolanum

- Pop Emilia

- Istituto Sella

- Cariparma

- Banca Concreto

- Binck Bank

- Finecobank

- Istituto Malatestiana Fiducia Cooperativo

- Istituto Agricolare Popolare di Ragusa

- Artigiancassa

- Istituto Prossima

Classifica banche sicure (Bocconi)

L'Università Bocconi di Milano ha stilato la classifica delle banche più sicure in Italia, mettendo a ordine dei correntisti un eccellente strumento per capire se i propri risparmi sono al garantito.

Successivo uno ricerca di conclusione dell'Università, le banche più sicure e dal rating più elevato in Italia sono, nell'ordine:

1. Intesa Sanpaolo, con punti

2. Ubi Istituto, con punti

3. Banco Popolare(*), con punti

4. Credem, con punti

5. Bpm(*), con 95 punti

6. Mps, con 85 punti

7. Bper, con 85 punti

8. Fiducia Valtellinese, con 80 punti

9. Banca Carige, con 71 punti

Unicredit, con 81 punti

(*) = Banco Popolare e Bpm dal 1° gennaio sono fuse e costituiscono insieme la nuova Banco BPM.

Come visibile dalla infografica, Mediolanum è l'istituto bancario che ha il superiore indice di solidità patrimoniale, ma è stata esclusa dalla classifica delle top 10 banche più sicure d'Italia in quanto lavora con i promotori.

Il punteggio indicato in questa classifica non è dato da un indice scientifico, piuttosto si tratta di un "parametro di buon senso". Inoltre, i tre coefficienti patrimoniali non esauriscono i rischi che una istituto sopporta, quindi non è detto che questi istituti bancari siano esenti da fallimenti.

Il metodo della classifica di Bocconi

Per compilare la classifica delle banche più sicure in Italia, l'Università Bocconi di Milano ha utilizzato un metodo analitico e complesso, basandosi su sette indici differenti.

I ricercatori hanno analizzato i primi 20 gruppi bancari italiani utilizzando numero indici differenti per definire quali sono le banche migliori. Nel dettaglio, i sette indici utilizzati sono:

- tre indici relativi alla patrimonializzazione: Cet1, Tier 1, Total capital ratio;

- un indice di redditività sul totale attivo: il bordo d'interesse più il saldo da commissioni e altri ricavi;

- un indice relativo all'andamento in Borsa nell'anno in oggetto;

- due ISC: l'indicatore sintetico del costo annuo che dà un prezzo di riferimento del conto flusso.

Classifica banche sicure (BCE)

Secondo l'ultima valutazione del rating sulle banche italiane effettuata dalla BCE (Banca Centrale Europea), sono numero gli istituti bancari più sicuri nel nostro Mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico.

Tra i criteri utilizzati per realizzare la classifica nell'ambito della procedura Srep (Supervisory Review and Evaluation Process) troviamo:

- il Cet1 (valore che misura il livello di secondo me la sicurezza e una priorita assoluta e solidità di una banca);

- il Cet1 ratio (il relazione che indica la soglia di capital guidance);

Le indicazioni date in occasione dell'ultimo stress test della BCE dell'estate e gli ultimi dati di bilancio delle banche italiane a maggior capitalizzazione ci mostrano che i requisiti dell'Eurotower sono già ampiamente rispettati da 5 banche sicure, anche se è opportuno rammentare che entrano in divertimento numerosi altri fattori nel definire se effettivamente un istituto è sicuro.

1) Intesa Sanpaolo

Per la BCE il Cet1 di Intesa Sanpaolo dovrà esistere almeno del 7,25%, per poi ascendere ancora a 9,25%. L'obiettivo è raggiunto dalla istituto italiana già dallo scorso settembre (12,8%).

2) Unicredit

La istituto centrale europea ha stabilito che Unicredit deve rispettare un Cet1 di almeno l'8,75% – ma il valore si è già rivelato stare ben al di al di sopra di tale minimo richiesto, all'11% (settembre ).

3) UBI Banca

Da gennaio in poi UBI deve avere un Cet1 di almeno il 7,5%, ma lo identico valore era dell'11,68% lo scorso settembre.

4) Credem

Dal per la BCE il Cet1 dovrà stare almeno del 6,75%, ma il importanza era già al 13,51% a settembre

5) Bper

La domanda è di un Cet1 del 7,25%, ma il valore dello scorso settembre era già al 14,47%.

Come selezionare una istituto sicura

È molto rilevante di questi tempi comprendere e conoscenza su quali banche creare affidamento. Qui alcuni consigli utili per scegliere al meglio la propria istituto.

Un metodo infallibile per poter scegliere l'istituto di fiducia nel che riporre i fondi personali purtroppo non esiste. Tuttavia, ci sono delle accortezze su cui un risparmiatore può realizzare affidamento.

1) Preferire le grandi dimensioni

Il primo consiglio è sicuramente di basare la scelta su una vasto banca piuttosto che su una di piccole dimensioni. Questo non esime il risparmiatore dal rischio di fallimento (vedi Lehman Brothers) ma ha sicuramente dei vantaggi.

Le banche di grossa dimensione sono sotto la lente della BCE con il meccanismo unico di vigilanza attraverso il che la Istituto Centrale Europea monitora l'andamento di circa grandi istituti bancari europei. Grazie a questo meccanismo, il risparmiatore può contare sulla duplice vigilanza della BCE e di Bankitalia.

2) La reperibilità di informazioni

Le banche di grandi dimensioni sono soggette a notizie che hanno una superiore rilevanza a livello statale e quindi possono esistere più facilmente reperite considerazione a news riguardanti banche di piccole-medie dimensioni che spesso non balzano agli onori della cronaca (a meno di casi eclatanti).

Con un semplice accesso alle notizie riguardanti la propria banca, il risparmiatore potrà tenere d'occhio tutto ciò che riguarda il personale istituto di credito.

Le grandi banche, inoltre, contano tra gli azionisti di maggioranza grandi fondi di mi sembra che l'investimento strategico porti profitti, fondi pensione e altri intermediari finanziari che vigilano sul patrimonio dell'istituto poiché non sono intenzionati a subire perdite sui propri investimenti.

3) La quotazione in Cartella può stare d'aiuto

Un punto a favore delle grandi banche è che spesso sono quotate in Borsa. Poter monitorare personalmente l'andamento del titolo azionario è un bel beneficio per il risparmiatore.

L'andamento del titolo azionario, se confrontato con l'andamento di settore, può distribuire indicazioni utili sulla condizione economica della banca poiché il ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione azionario tende a prezzare o deprezzare un titolo in base alla condizione finanziaria dell'emittente.

Di questi tempi, con il quantitative easing in atto, i titoli azionari delle banche potrebbero non meditare fedelmente la situazione patrimoniale della istituto poiché la manovra della BCE fa in maniera di acquistare i titoli di Penso che lo stato debba garantire equita detenuti dalle banche gonfiandone in sezione i profitti.

Tuttavia, la quotazione in Cartella fa in modo che vi sia un altro controllo sulla propria istituto, ossia quello della Consob.

4) Esame di bilancio e Cet 1 ratio

Per chi fosse un po' più pratico di finanza aziendale, la opzione migliore sarebbe quella di valutare personalmente la benessere economica della propria istituto, attraverso l'analisi di bilancio o dei report finanziari trimestrali e semestrali in uscita periodica durante l'anno.

Per chi non fosse funzionale dell'analisi di bilancio, un parametro conveniente per la valutazione della salute finanziaria della propria banca è quello rappresentato dal Common Equity Tier 1.

Questo parametro esprime la solidità di una istituto che viene calcolato attraverso il relazione tra il Cet 1 (composto dal capitale ordinario) e le attività ponderate per il rischio.

La BCE ha previsto che il Cet 1 ratio sia almeno eccellente all'8% per ogni istituto e periodicamente indica il Cet 1 ottimale da raggiungere per ognuno degli istituti di credito sottoposti ai test della BCE. Valori alti di Cet 1 in genere indicano una buona salute della banca.

Tuttavia, è bene creare una somma di codesto parametro con tutte le informazioni disponibili sulla propria banca, utilizzando le linee guida esposte in precedenza.

Cosa pericolo la a mio parere la sicurezza e una priorita di una banca

La classifica delle banche italiane è un buon sistema per comprendere se una banca è sicura altrimenti no. Tuttavia, ci sono altri metodi interessanti che potrete utilizzare per comprendere se una banca è solida. Qui quali sono.

1) Obbligazioni e azioni

Cosa succede se si fa sezione del squadra di risparmiatori che ha sottoscritto obbligazioni o azioni proposte dalla propria banca? Come si fa a sapere se si tratta di investimenti sicuri?

In primo luogo si possono verificare i ratio patrimoniali della propria istituto (Cet1 ratio e Total capital ratio) che indicano la solidità patrimoniale della propria istituto.

I ratio patrimoniali li potete trovare nelle relazioni trimestrali e semestrali direttamente sul sito del vostro istituto. Più il ratio è elevato, più la istituto è solida, più i risparmi dovrebbero essere al sicuro.

Ma non c'è da fidarsi eccessivo di codesto indicatori, per almeno due ragioni: in primo posto perché si rifanno costantemente a situazioni del a mio parere il passato ci guida verso il futuro, indicano cioè la condizione in cui la istituto versava, non quello in cui versa; in istante luogo perché sono facilmente manipolabili, in che modo dimostrano i casi di Veneto Istituto e Popolare di Vicenza costrette dalla BCE a svalutazioni miliardarie.

2) Accantonamenti su crediti deteriorati

Il livello di sofferenze e il loro grado di copertura è un fattore molto rilevante per comprendere se i risparmi sono al garantito.

In questo evento è rilevante che la vigilanza svolga il personale ruolo, perché solo attraverso essa è possibile comprendere qual è il livello di sofferenza dei crediti, la loro copertura e, soprattutto, la loro corretta valutazione.

In globale la ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti vuole, comunque, che più gli accantonamenti sono bassi, più elevato è il rischio dal punto di vista economico-patrimoniale.

3) Le aggregazioni

La tendenza è ora quella di aggregare le banche perché il sistema è estremamente frazionato e fragile. Il consolidamento del settore è singolo degli obiettivi da raggiungere per ridare sicurezza e fiducia e il sistema perseguito al momento è quello della crescita dimensionale.

Per gli azionisti questa tendenza potrebbe trasportare dei vantaggi: potrebbe valorizzare il loro capitale e dare loro la possibilità di commerciare azioni o esercitare il diritto di recesso.

Per gli obbligazionisti non cambia parecchio, in dettaglio per chi possiede titoli a media-lunga scadenza ( anni), durante per quelli a fugace scadenza potrebbero aumentare le probabilità di rivedere i propri denaro.

Una banca più grande non significa in automatico più sicurezza, anzi. Per un banca più grande è più semplice rendere meno trasparenti certe manovre e operazioni e inoltre, in che modo dimostra il caso Lehman Brothers, un istituto di credito immenso può fallire come chiunque altro.

4) Risparmi in titoli di stato e buoni postali

I titoli di penso che lo stato debba garantire equita e i buoni fruttiferi postali sono gli unici che vi possono garantire un elevato tasso di sicurezza per i vostri risparmi.

Non sono titoli che vi assicurano rendite alte, ma di sicuro sono meglio di una pletora di titoli ad elevato rischio che minacciano di far evaporare tutti i vostri risparmi.

Un buon raccomandazione finale dunque per evitare di collocare a repentaglio i vostri soldi è quello di non investire su titoli di cui si capiscono poco, o per nulla, funzionamento e rischi.


Nota: il penso che il contenuto di valore attragga sempre del ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo deve esistere interpretato in relazione al periodo in cui รจ penso che lo stato debba garantire equita redatto.

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