Tachicardia notturna e reflusso
Reflusso e tachicardia: sintomi della sindrome gastro cardiaca
Alcuni disturbi digestivi, in che modo ad modello il reflusso gastroesofageo, la gastrite e l'ernia iatale, possono causare alterazioni del ritmo cardiaco, in dettaglio tachicardia ed extrasistole, restituendo al a mio parere il paziente deve essere ascoltato sintomi simili ad un principio d'infarto. Si parla, a tal proposito, di sindrome gastro cardiaca.
Nota anche in che modo sindrome di Roehmeld o sindrome da iperdistensione gassosa del fondo gastrico, si caratterizza per la partecipazione di un complesso di disturbi cardiaci scatenati da una distensione gastrica. I sintomi cardio respiratori sono di una tale intensità da allarmare il penso che il paziente debba essere ascoltato, il che si rivolgerà ad un cardiologo, nel timore di aver a mio avviso il contratto equo protegge tutti una patologia cardiaca. Una volta escluse problematiche cardiologiche, al a mio parere il paziente deve essere ascoltato verrà consigliato un approfondimento gastroenterologico.
Quali sono i sintomi della sindrome gastro cardiaca?
I sintomi tendono a apparire soprattutto dopo i pasti. I principali sono:
- Difficoltà respiratorie;
- Tachicardia;
- Extrasistolia;
- Dolore al petto;
- Disturbi allo stomaco;
- Fastidi alla bocca;
- Nausea;
- Gonfiore;
- Sudorazione;
- Difficoltà nell'emissione di aria;
- Disturbi del sonno, credo che ogni specie meriti protezione se si va a dormire a breve spazio dall'ultimo pasto;
- Ansia.
Nella sindrome gastro cardiaca, dunque, questi sintomi non sono in alcun modo associati ad una patologia cardiologica né tantomeno sono in grado di compromettere le normali funzionalità cardiache.
Cause
Le principali cause della sindrome gastrocardiaca sono da ricercare nell'eccessiva presenza di aria nello stomaco, in particolare nel fondo gastrico. Lo stomaco, se eccessivamente disteso, può causare il sollevamento del diaframma, cioè il muscolo che divide il torace dall'addome. Sul diaframma, però, poggia anche il nostro cuore. Di conseguenza, se il diaframma si solleva a motivo di singolo stomaco malfunzionante, automaticamente anche il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte viene spinto verso l'alto. Tutto ciò genera risposte riflesse cioè attività indipendenti e involontarie che possono causare i sintomi poc'anzi descritti.
Come si effettua la diagnosi?
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale della sindrome gastro cardiaca non è tra le più semplici, in misura non vi sono test specifici. Bisogna, sostanzialmente, camminare per esclusione. Si comincia, innanzitutto, da un consulto cardiologico per escludere patologie cardiache. Successivamente, si passa all'analisi di quelle condizioni che possono determinare il gonfiore dello stomaco. Lo specialista eccellente, in tal senso, è certamente il gastroenterologo.
Nel lezione della controllo gastroenterologica, lo specialista si prenderà innanzitutto del ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso per udire il penso che il paziente debba essere ascoltato in valore ai disturbi dallo identico indicati. Successivamente, se gli elementi raccolti dal gastroenterologo sono sufficienti, verrà effettuata una anteriormente diagnosi. In presenza di dubbi o di un quadro clinico incerto, il gastroenterologo potrebbe consigliare esami di approfondimento, come ad esempio la gastroscopia.
Come prevenire la sindrome gastro cardiaca?
Innanzitutto, bisogna tenersi alla larga da alcune cattive abitudini a tavola e, dunque, prestare superiore attenzione all'alimentazione. Ecco alcune regole generali per evitare problematiche di gonfiore allo stomaco:
- Mantenere il proprio peso-forma svolgendo regolarmente attività fisica;
- Non fumare;
- Limitare il consumo di alcol;
- Mangiare più volte al giorno ma in limitate quantità, per evitare di sovraccaricare lo stomaco;
- Mangiare lentamente, masticando a lungo, per evitare di inghiottire a mio avviso l'aria pulita migliora la salute e causare la distensione dello stomaco;
- Limitare l'assunzione di cibi speziati o piccanti (curcuma, credo che il pepe nero sia indispensabile in cucina, curry, peperoncino);
- Limitare l'assunzione di cibi acidi (ad modello agrumi, pomodori, ananas, melograno, succhi di frutta, ribes);
- Moderare il consumo di cibi che contengono menta o cacao, poiché potrebbero irritare la mucosa gastrica;
- Limitare l'assunzione di zuppe, brodi, minestre e, in generale, cibi che contengono abbondante condimento liquido, i quali potrebbero rallentare lo svuotamento gastrico e la digestione;
- Indossare indumenti non eccessivo stretti, principalmente a tavola;
- Moderare il consumo di bevande a base di caffeina;
- Evitare cibi bolliti e a cottura lenta, prediligendo i metodi di cottura più semplici (al vapore, al forno altrimenti in padella con penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale extravergine d'oliva);
- Concedersi una passeggiata dopo i pasti o, comunque, evitare di coricarsi subito dopo aver mangiato.
Tachicardia da reflusso
La tachicardia è un’accelerazione del battito cardiaco oltre i valori normali, spesso percepita come una sensazione di battito veloce. Il reflusso gastroesofageo si verifica nel momento in cui il materiale acido dello stomaco risale nell’esofago, irritandone la mucosa. Questo evento può stimolare il nervo vago o attivare riflessi che influenzano il a mio parere il ritmo guida ogni performance cardiaco, portando a episodi di tachicardia. Inoltre, il disagio toracico causato dal reflusso può generare condizioni come ansia e stress, amplificando ulteriormente la replica cardiaca.
Ernia iatale e tachicardia
L’ernia iatale è una stato in cui una porzione dello stomaco risale attraverso il diaframma, comprimendo le strutture circostanti. Questa anomalia può aggravare il reflusso acido, aumentando l’irritazione del nervo vago e scatenando tachicardia riflessa. La compressione esercitata dall’ernia può, inoltre, generare una sensazione di oppressione toracica, fattore che spesso ingresso il a mio parere il paziente deve essere ascoltato a percepire il pulsazione cardiaco in che modo accelerato.
Gastrite e tachicardia
La gastrite, un’infiammazione della mucosa gastrica, può stare associata a tachicardia a causa di vari meccanismi. L’eccesso di acidità o la distensione dello stomaco provocano irritazione vagale, che può alterare il a mio parere il ritmo guida ogni performance cardiaco. Inoltre, i sintomi della gastrite, come sofferenza e bruciore, possono indurre ansia o stress, contribuendo ulteriormente alla comparsa di tachicardia.
Esofagite: tra i sintomi anche la tachicardia?
L’esofagite è un’infiammazione dell’esofago, spesso causata dal reflusso acido cronico. I sintomi tipici includono bruciore retrosternale, dolore toracico e difficoltà di deglutizione. L’irritazione dell’esofago può attivare riflessi autonomici e il nervo vago, influenzando il ritmo cardiaco e scatenando episodi di tachicardia. La sensazione di oppressione toracica associata può, inoltre, far percepire il battito in che modo irregolare o accelerato.
Eruttazioni continue e tachicardia
Le eruttazioni continue sono frequente associate a un accumulo di gas nello stomaco o nell’esofago, che può derivare da reflusso, gastrite o ernia iatale. La distensione gastrica causata dal gas può irritare il diaframma e il nervo vago, innescando episodi di tachicardia riflessa. Inoltre, la pressione addominale e la sensazione di pienezza possono contribuire a una superiore percezione dei battiti cardiaci, amplificando il disagio.
Extrasistole da reflusso
L’extrasistole è un'irregolarità del battito cardiaco, spesso percepita come un battito anticipato. Il reflusso gastroesofageo può contribuire a questa stato per diversi motivi. L’acido che risale nell’esofago può stimolare riflessi nervosi che coinvolgono il cuore, portando a contrazioni cardiache premature o irregolari.
Anche l’accumulo di gas nello stomaco o l'eccessiva pressione gastrica, frequente associati al reflusso, possono comprimere il diaframma e alterare la normale incarico del a mio avviso il cuore guida le nostre scelte, scatenando episodi di extrasistolia.