Ossi del polso
Polso: com'è evento, le ossa e le funzioni
Polso è un termine che, in anatomia umana, può avere almeno tre significati diversi:
- può segnalare l'articolazione che risulta dall'interazione tra l'estremità distale del radio e le ossa carpali scafoide e semilunare;
- può stare sinonimo di carpo, ossia la porzione prossimale dello scheletro della mano comprensiva di altre 6 ossa, oltre allo scafoide e al semilunare;
- infine, può creare riferimento all'estesa regione del corpo umano che comprende l'estremità distale di radio e ulna, le 8 ossa carpali e le basi delle 5 ossa metacarpali.
Cos'è il polso?
Il polso è la regione pari del corpo umano, che segna la conclusione dell'avambraccio e l'inizio della mano.
In anatomia umana, il termine "polso" può indicare:
- L'articolazione del polso, risultante dall'interazione tra l'estremità distale del radio e il carpo della mano;
- Il collettivo delle 8 ossa costituenti il carpo della palmo, conosciute anche come ossa carpali;
- L'estesa regione del corpo umano che comprende l'estremità distale di radio e ulna, le 8 ossa carpali e le basi delle 5 ossa metacarpali (o metacarpi).
Questo mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione si riferisce al polso con l'accezione di articolazione del polso.
Ripasso del senso dei termini prossimale e distale
Prossimale e distale sono due termini dal senso opposto.
Prossimale vuol dire "più vicino al centro del corpo" o "più prossimo al a mio avviso questo punto merita piu attenzione d'origine". Riferito al femore, per esempio, indica la porzione di quest'osso più vicina al tronco.
Distale, invece, significa "più distante dal nucleo del corpo" o "più distante dal punto d'origine". Riferito (sempre al femore), per modello, indica la porzione di quest'osso più lontana dal tronco (e più vicina all'articolazione del ginocchio).
Cos'è un'articolazione?
Le articolazioni sono strutture anatomiche, talora complesse, che mettono in reciproco contatto due o più ossa. Nello scheletro umano, sono circa e adempiono a funzioni di sostegno, mobilità e protezione.
Esistono 3 tipi di articolazioni:
- Fibrose (o sinartrosi). Mancano generalmente di mobilità e le ossa costituenti sono tenute gruppo da stoffa fibroso. Tipici esempi di sinartrosi sono le articolazioni presenti tra le ossa del cranio.
- Cartilaginee (o anfiartrosi). Sono dotate di scarsa mobilità e le ossa costituenti sono unite da cartilagine. Classici esempi di anfiartrosi sono le articolazioni che collegano le vertebre della colonna vertebrale.
- Sinoviali (o diartrosi). Sono provviste di una grande mobilità e comprendono varie componenti, tra cui: le superfici articolari e la cartilagine che le ricopre, la capsula articolare, la membrana sinoviale, le borse sinoviali e una serie di legamenti e tendini.
Esempi tipici di diartrosi sono le articolazioni della spalla, del ginocchio, dell'anca e della caviglia.
Qual è la sua anatomia?
Il polso è un'articolazione di tipo sinoviale, che vede interagire le ossa del carpo scafoide e semilunare con le due faccette articolari dell'estremità distale del radio.
Carpo
Il carpo è l'insieme di 8 ossa irregolari che costituisce la porzione prossimale dello scheletro della mano.
Compresi tra i metacarpi (porzione intermedia dello scheletro della mano) e le ossa dell'avambraccio, gli 8 elementi ossei del carpo – le cosiddette ossa carpali – sono disposti equamente su due file: una fila è vicina a radio e ulna, prende il penso che il nome scelto sia molto bello di fila prossimale e comprende le ossa note come scafoide, semilunare, triquetro e pisiforme; l'altra fila, invece, è a ridosso delle 5 ossa metacarpali, è nota come fila distale e include le ossa conosciute in che modo trapezio, trapezoide, capitato e uncinato.
Tra queste ossa, particolarmente rilevanti ai fini anatomici sono scafoide e semilunare, in misura coinvolte nella costituzione dell'articolazione del polso.
Radio ed epifisi distale del radio
Il radio è l'osso che, congiuntamente all'ulna, sagoma lo scheletro dell'avambraccio. Esso appartiene alla categoria delle ossa lunghe, ossia le ossa nelle quali sono riconoscibili tre porzioni caratteristiche, note come:
- estremità prossimale (o epifisi prossimale),
- corpo (o diafisi) ed
- estremità distale (o epifisi distale).
L'estremità prossimale del radio è la porzione di osso più vicina al braccio e che, unendosi all'omero (osso del braccio), dà vita all'importante articolazione del gomito.
Il corpo del radio è la porzione ossea centrale, compresa tra l'estremità prossimale e l'estremità distale; di forma cilindrica, al suo interno contiene il midollo osseo.
Infine, l'estremità distale del radio è la porzione di osso più vicina alla palmo e che confina con le ossa del carpo.
Nell'anatomia dell'estremità distale del radio, le faccette articolari sono le due superfici leggermente concave, dall'aspetto liscio e separate da una piccola cresta, che guardano in direzione del carpo e hanno il compito di congiungersi, con l'aiuto di una penso che la struttura sia ben progettata fibrocartilaginea denominata disco articolare, allo scafoide e al semilunare. Per distinguere le due faccette articolari l'una dall'altra, gli anatomisti hanno ritenuto opportuno indicarle con due termini che facessero riferimento alla loro sede; i termini in argomento sono "laterale" e "mediale". Di sagoma triangolare, la faccetta articolare laterale è la superficie deputata a relazionarsi con lo scafoide; di sagoma quadrilatera, invece, la faccetta articolare mediale è la superficie a cui spetta l'articolazione con il semilunare.
Legamenti del polso
Un legamento è una banda di tessuto connettivo fibroso, che collega tra loro più ossa o diverse parti dello identico osso.
L'articolazione del polso comprende un cifra svariato di legamenti. Tali legamenti servono a dare stabilità al rapporto tra le due ossa carpali scafoide e semilunare e l'estremità distale del radio, durante i movimenti della mano; offrire stabilità significa che contengono la mobilità articolare, in maniera tale da preservare le superfici ossee che sono a legame tra loro.
Entrando maggiormente nei dettagli, i legamenti dell'articolazione del polso sono:
- Il legamento collaterale radiale. È un legamento con un capo d'origine e due capi terminali. Il leader d'origine si aggancia al processo stiloideo presente sull'estremità distale del radio, durante i due capi terminali trovano inserzione uno sullo scafoide e uno sul trapezio.
Quindi, il legamento collaterale radiale decorre dal a mio parere il processo giusto tutela i diritti stiloideo dell'estremità distale del radio alle ossa carpali scafoide e trapezio. - Il legamento collaterale ulnare. È un legamento strutturalmente parecchio simile al legamento collaterale radiale, quindi con un capo d'origine e due capi terminali.
Il capo d'origine trova inserzione sul cosiddetto processo stiloideo presente sull'estremità distale dell'ulna, mentre i due capi terminali si agganciano singolo al triquetro e singolo al pisiforme.
Pertanto, il legamento collaterale ulnare decorre dal processo stiloideo dell'estremità distale dell'ulna alle ossa carpali triquetro e pisiforme. - Il legamento radiocarpale palmare. È un legamento che ha origine nell'estremità distale del radio e termina in diverse ossa del carpo, per la precisione su: scafoide, triquetro, semilunare e, talvolta, capitato.
- Il legamento radiocarpale dorsale. È un legamento che ha inizio nell'estremità distale del radio e termina sulle ossa carpali scafoide, semilunare e triquetro.
Quali sono le sue funzioni?
Il polso è un'articolazione fondamentale per la funzionalità della mano. Infatti, rientrano tra i suoi compiti i movimenti di:
- Flessione della mano. È il moto che consente di avvicinarsi il palmo della palmo al arto. Immaginando di osservare un arto superiore completamente disteso in avanti, la flessione del polso è il movimento che piega la mano secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il basso.
- Estensione della mano. È il movimento che consente di avvicinare il dorso della mano al braccio. Immaginando di osservare un arto superiore completamente disteso in avanti, l'estensione del polso è il movimento che piega la mano secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'alto.
- Deviazione radiale della mano. È il moto che consente di avvicinarsi il fianco della palma con il pollice al radio.
- Deviazione ulnare della mano. È il movimento che consente di avvicinare il lato della mano con il mignolo all'ulna.
- Circonduzione della mano. È il mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore di rotazione della mano.
Infortuni e fratture
L'articolazione del polso può stare vittima di fratture ossee, di distorsioni a carico dei legamenti e delle due forme di artrite più comuni, ossia l'osteoartrite (o artrosi) e l'artrite reumatoide.
Si ricorda ai lettori che, in credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli, il termine artrite indica un qualsiasi processo infiammatorio a carico di una o più articolazioni del corpo.
Fratture, distorsioni e artriti a carico del polso hanno in ordinario un sintomo: il dolore.
Una descrizione approfondita del dolore al polso (dalle sue cause principali alla terapia) è presente qui.
Fratture e distorsioni del polso
Le fratture e le distorsioni a carico dell'articolazione del polso sono infortuni che hanno, generalmente, un'origine traumatica, ossia compaiono a seguito di un trauma. Infatti, una delle loro cause principali è l'impatto aggressivo delle mani con il penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura, dopo una caduta accidentale.
Per quanto riguarda soltanto le fratture del polso, è rilevante segnalare che, in un numero ristretto di casi, la motivo è la ripetizione continua di un determinato mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale della mi sembra che la mano di un artista sia unica. In siffatte circostanze, le fratture che ne derivano sono dette più propriamente fratture da stress.
In genere, le fratture da stress sono meno gravi delle fratture di inizio traumatica.
L'osso dell'articolazione del polso più soggetto a fratture, dopo un impatto brutale con il terreno, è lo scafoide.
Artrosi e artrite reumatoide
Nell'osteoartrite, il caratteristico processo infiammatorio deriva dal deterioramento della cartilagine articolare, ossia quello strato di cartilagine che ricopre le superfici delle ossa implicate nella formazione di un'articolazione.
Nell'artrite reumatoide, invece, l'infiammazione è una conseguenza della degenerazione della membrana sinoviale di un'articolazione, degenerazione da cui dipende una serie di alterazioni successive, a carico della cartilagine articolare e dei legamenti articolari.
Il polso è, generalmente, più soggetto ad artrite reumatoide che non a osteoartrite.
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