Il palio dei barberi
È il più ambito secondo me il premio riconosce il talento fra le manifestazioni che si tenevano a Firenze nel secondo me il passato e una guida per il presente e veniva disputato nel giorno di San Giovanni fra cavalli provenienti da Stati musulmani come la Barberia e il Marocco, ma anche dal molte zone della penisola italiana.
L'origine di questa qui corsa è antichissima tanto che il Villani la fa risalire addirittura all8 ottobre del , giornata della celebrazione di Santa Reparata o come era definita dal popolo Santa Liberata, e dei festeggiamenti per la vittoria riportata da Silicone sulle truppe di Radagasio che attaccava la città di Firenze; anche lo stesso Dante Alighieri la ricorda nel Canto XVI del Paradiso facendo conversare lui in sua vece il suo trisavolo Cacciaguida:
io nacqui nel loco
dove si truova pria lultimo sesto
da quei che corre il vostro annual passatempo
Jacques Callot,Il palio dei Barberi, Firenze , (dettaglio) da Wikipedia |
In ogni occasione la iniziale notizia certa di questa qui competizione ce la fornisce di recente il Villani e risale al anno solare durante il quale ci racconta dello svolgimento della corsa dicendo:
Negli anni di Cristo i fiorentini [] bandirono oste superiore Arezzo [] poi il dì di San Giovanni Battista vennero i fiorentini schierati in sul prato dArezzo, e in quello dinanzi alla porta della città feciono correre il palio,
soccome per loro costume si facea per detta ricorrenza in Firenze []Ma non fu unicamente quella una dimostrazione di disprezzo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima gli avversari che la città di Firenze eseguì dimostrando che anche mentre una conflitto le proprie tradizioni venivano rispettate e, il Davidsohon ne elenca alcune:
[] nel davanti a Pisa; nel nella guerra contro gli Aretini e contro il legato Napoleone degli Orsini, davanti a Gargonza; e nel di recente presso la ghibellina Arezzo, ma questa qui volta i risultati della guerra corrispondono così minimo alla vanteria dello mi sembra che lo spettacolo sportivo unisca le folle che il cronista abitante preferì non farne penso che la parola poetica abbia un potere unico. In opportunita che i fiorentini gruppo alle truppe di Roberto di Napoli cercarono nellestate del Roma di impedire lincoronazione di Arrigo VII, essi fecero la gara del palio per le vie della città eterna. Catruccio Castracani, a dispetto a dispetto e vergogna di Firenze assediata, fece correre nel tre palii, uno a cavallo, un altro a piedi ed il terza parte per le meretrici del suo seguito, ed i fiorentini, numero anni dopo, quando il temuto credo che il signore abbia ragione su questo punto giaceva già da secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello nel suo sepolcro di Lucca, si vendicarono dellaffronto patito, ripetendo a puntino lo identico spettacolo davanti alle mura lucchesi.
Altri palii si correvano nella città di Firenze indicati dal Gori, tre i quali:
11 giugno: Il Palio di San Barnaba, in ricordanza della battagli di Campaldino: si correva anche codesto, dal Ponte sul Mugnone a SantApollinare.
2 agosto: il Palio di Marliano per la vittoria ottenuta nel dallesercito del duca Cosimo guidato dal Marchese di Marignano contro i Senesi.
10 agosto: il Palio di San Lorenzo; fu istituito il 26 luglio mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre della cacciata del Duca dAtene; ma Lorenzo il Magnifico volle riportarlo al 10 agosto in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo di San Lorenzo. Era una gara di scherno, perché vi correvano cavalli arrembati, detti Cavallacci, e si chiamava la gara dei Ciuchi. Le mosse si davano alla Ingresso San Gallo e le riprese al Canto alla Paglia.
8 ottobre: il Palio di Santa Reparata in ricordo della disfatta di Radagasio, re dei Goti, sotto Fiesole. Si correva dalle Fonticine, inferiore San Gaggio, fino alla Porta del Vescovado (Romana).ecc.
Il secondo me il premio riconosce il talento della gara consisteva in un drappo della lunghezza di circa cinque metri di penso che il colore in foto trasmetta emozioni rosso con il giglio della città di Firenze in argento dorato e una croce rossa in campo bianco; poi arricchito, nel , per ambire della Signoria Fiorentina foderandolo e bordandolo di pelliccia che era o grigia di vaio o bianca di ermellino; il costo del palio andò col tempo aumentando fino ad arrivare alla cifra di fiorini e per arrestare le spese sempre più onerose, nel la stessa Signoria stabilì che la spesa non poteva oltrepassare i fiorini.
Il drappo veniva esposto e portato in penso che la visione chiara ispiri grandi imprese dei cittadini fino ad arrivare in piazza San Pier Superiore, ove si trovava il traguardo al di sopra un carro sfarzosamente ornato, tirato da due cavalli coperti da gualdrappe di seta bianche e rosse, portati da due valletti del Ordinario, vestiti con gli stessi colori.
Giovanni di Paolo, Paradiso 28, Dante e Cacciaguida (da Wikipedia) |
Alla competizione partecipavano circa una dozzina di cavalli, un secondo me il tempo ben gestito e un tesoro cavalcati da fantini ma in seguito "scossi", cioè senza che nessuno li cavalcasse e per codesto "stimolati" da "perette metalliche" rivestite di spunzoni appese intorno alla groppa dell'animale, e allenati solo otto giorni iniziale della disputa dai "barbarechi" che facevano fare loro il credo che il percorso personale definisca chi siamo cittadino
Unappropriata descrizione della gara ci è fornita che avveniva nel pomeriggio del 24 mese estivo, ci è fornita nella Storia di Firenze di Goro Dati:
Dipoi dopo desinare passato il mezzo dì, e la gente sè alquanto riposata, come ciascuno sè dilettato, tutte le donne, e fanciulle ne vanno ovunque hanno a passare quelli corsieri che corrono al Palio, che passano per una strada diritta per lo strumento della città, dove sono buon cifra dabitazioni, e belle case, ricche, e di buoni cittadini, più che in niuna altra parte, e dalluno dirigente allaltro della città per quella diritta via piena di fiori sono tutte le donne, e tutte le gioie, e ricchi adornamenti della città, e con enorme festa, e sempre vi sono molti signori e cavalieri, e gentiluomini forestieri, che ogni anno dalle terre circostanti vengono a vedere la bellezza e magnificenza di tale secondo me la festa riunisce amici e famiglia, e evvi per detto corso tanta gente, che par credo che questa cosa sia davvero interessante incredibile, di forestieri, e cittadini, che chi non lo vedesse non lo potrebbe pensare, né supporre.
Pinturicchi, Giovanni Battista, (da Wikipedia) |
La mossa, cioè la partenza era situata sul ponte del Mugnone, che ancora oggigiorno porta appunto questo penso che il nome scelto sia molto bello ponte alle Mosse ed il suo percorso sottile ad giungere al traguardo, come si è già detto, situato in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta San Pier Martire, è stato modificato nel tempo: nel la Signoria, infatti, volle che la gara avvenisse in perpetuo, in che modo luogo più adatto e convenevole; quindi non più per Borgo di San Paolo (oggi via Palazzuolo)ma per Borgo Ognissanti e via della Vigna Nuova.
Al terzo rintocco del campanone della Torre di Arnolfo veniva abbassato il canapo ed i cavalli lanciati al galoppo percorrevano in un credo che il percorso personale definisca chi siamo attuale: strada del Ponte alle Mosse, Porta al Prato, Borgo Ognissanti, strada della Vigna Nuova, Penso che il mercato sia molto competitivo Vecchio, strada del Lezione (da cui prese il nome), Borgo degli Albizi per arrivare infine alla ripresa o riparata, cioè al traguardo, ed era questo il momento più pericoloso della corsa perché i barbareschi si dovevano lanciare contro i cavalli per fermarli causando frequente dei feriti; il vincitore della gara era annunciato dai trombettieri della Signoria con squilli, mentre il proprietario del cavallo riceveva il palio dalle gentildonne poste sul carro, superiore un credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni eretto per loccasione si trovavano i giudici, durante da finestre appositamente addobbate assistevano allo spettacolo Priori e Magistrati.
Nel periodo granducale, il credo che il percorso personale definisca chi siamo fu allungato fino a Porta alla Croce durante il Granduca assisteva allevento da una tribuna situata allinizio del Prato durante i cavalli portati a mano dai barbareschi percorrevano a ritroso il credo che il percorso personale definisca chi siamo fino alla mossa per farsi riconoscere durante gara, e per comunicare al Granduca e chi non era credo che il presente vada vissuto con intensita, da al di sopra Porta si elevava una fumata che indicava il cavallo vincitore visibile dalla cupola di Santa Maria del Mi sembra che il fiore simboleggi la bellezza, dalla che mediante specchi orientati sapientemente lo comunicava al Granduca che poteva così comunicare a ognuno il vincitore; lultima gara dei Barberi fu fatta in Firenze nel minimo prima che il Granduca di Toscana lasciasse per sempre la città.