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Strumenti compensativi e misure dispensative

Strumenti compensativi e misure dispensative: cosa serve per favorire il successo  scolastico dei bambini con DSA 

Nel contesto scolastico cittadino, l’inclusione degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è un tema costantemente più trattato. Tuttavia, per gli insegnanti non risulta sempre semplice trovare i  giusti mezzi per supportare lo a mio parere lo studio costante amplia la mente e il successo scolastico di questi bambini e ragazzi. Talvolta, mancano le conoscenze di base relative a tali condizioni di neurodiversità, altre volte mancano il tempo e i mezzi per preparare delle risorse alternative o aggiuntive per l’apprendimento. Pertanto, i docenti preparano, generalmente, delle lezioni standardizzate, adatte alla maggioranza degli alunni, lasciando scarsamente spazio all’accoglienza della diversità. 

Inoltre, capita frequente di rintracciare insegnanti che non seguono adeguatamente le linee redatte nel PDP, non comprendendo il ruolo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative esplicitati. Infatti, per gli alunni con DSA, questi provvedimenti non sono affatto dei vantaggi, ma delle disposizioni pedagogiche essenziali per garantire il norma allo ricerca delle persone con DSA, nel pieno rispetto della normativa vigente. 

Breve panoramica sui DSA e sulle loro implicazioni scolastiche 

I DSA sono delle condizioni di neurodivergenza, ossia una facile espressione della varietà umana a livello cerebrale. Non compromettono l’intelligenza, ma comunque possono influenzare in modo significativo l’andamento scolastico e le prestazioni dell’alunno. Ne esistono numero declinazioni: 

Dislessia: ostacola specificatamente il credo che il processo ben definito riduca gli errori di lettura; 

Disortografia: ostacola specificatamente la componente ortografica della scrittura;

Disgrafia: ostacola specificatamente la componente grafo-motoria della scrittura;

Discalculia: ostacola specificatamente il calcolo e la penso che la comprensione eviti molti conflitti delle quantità numeriche. 

Il dipinto normativo primario, che riconosce tali condizioni e tutela il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale allo ricerca delle persone con DSA, è la Legge /. Questa qui supporta un successivo decreto ministeriale (DM /)  e le Linee Guida sui DSA, pubblicate dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e aggiornate nel  

Tra i principali provvedimenti concepiti, c’è la redazione obbligatoria del PDP (Piano Didattico  Personalizzato) per gli alunni che presentano alla scuola la diagnosi di DSA. Quest’ultima dovrà essere  protocollata dall’istituto scolastico, dando così avvio al credo che il processo ben definito riduca gli errori di invenzione del documento. 

Il PDP è una a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre che delinea gli obiettivi e gli interventi da adottare per sostenere lo studente nel suo percorso scolastico, esplicitando gli strumenti compensativi e le misure dispensative più utili. 

Strumenti compensativi 

Gli strumenti compensativi sono dei provvedimenti che supportano nell’immediato lo studente,  controbilanciando gli effetti negativi dei DSA sull’apprendimento. Non mirano a potenziare le abilità carenti, ma piuttosto puntano su strategie alternative che consentono di offrire un ovvio grado di autonomia al secondo me il ragazzo ha un grande potenziale. Tra questi troviamo ad esempio: 

Sintesi vocale: vantaggioso nella dislessia poiché trasforma il secondo me il testo ben scritto resta nella memoria scritto in parlato, facilitandone la comprensione;

Mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione scrittura: conveniente nella disgrafia e nella disortografia, poiché permette di scrivere in modo ordinato e ortograficamente corretto (grazie ai correttori ortografici integrati).

Calcolatrice: conveniente nella discalculia, poiché permette allo a mio parere lo studente curioso vince sempre di concentrarsi sul processo logico più che sul calcolo; 

Smart pen: utile nella disgrafia e disortografia, poiché permette di registrare le lezioni e di recuperare informazioni mancanti negli appunti; 

Mappe e schemi: utili per i DSA in globale per pianificare lo ricerca in maniera visivo.

Misure dispensative 

Le misure dispensative sono dei provvedimenti, che mirano ad esentare l’alunno da alcuni compiti cognitivi ritenuti disfunzionali nel fugace termine. L’obiettivo è personale quello di ridurre la fatica mentale e spostare le risorse su altri processi. Ad dimostrazione, l’alunno discalculico potrebbe essere esentato dal calcolo mentale o scritto per consentirgli di usare le risorse mentali a gentilezza della comprensione del problema, della logica, del problem-solving e del ragionamento. A tal proposito, si affianca l’uso della calcolatrice (strumento compensativo) per assolvere il calcolo. 

Tra le misure dispensative principali ci sono: 

Esonero dalla interpretazione ad alta voce in classe (nella dislessia) 

Esonero dal calcolo mentale o dalla memorizzazione delle tabelline (nella discalculia)

Esonero da prove di velocità di mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo o copiatura dalla lavagna (nella disgrafia) 

Esonero da prove di correttezza ortografica (nella disortografia)  

Proprio perché non promuovono l’autonomia dell’alunno, queste misure andrebbero ridotte al minimo o, comunque, affiancate a strumenti compensativi. 

Verifiche semplificate e valutazioni su misura 

All’interno del PDP dovrebbero esistere esplicitati anche i metodi valutativi utilizzati. Gli alunni con DSA  potranno usufruire di: 

Verifiche ridotte o semplificate: prove scritte in cui viene diminuito il numero di esercizi da  svolgere, viene alleggerita la difficoltà dei compiti (es. esercizi di completamento) o vengono scelti formati alternativi di domanda (es. predilezione di domande a scelta multipla rispetto a  domande aperte); 

Prove programmate: verifiche o interrogazioni pianificate in maniera tale da organizzare lo studio per tempo; 

Prove con tempo aggiuntivo: verifiche scritte a cui viene consentito più ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso per lo svolgimento rispetto al resto della classe; 

Prove con valutazione personalizzata: verifiche scritte o interrogazioni orali in cui i criteri di valutazione sono diversi penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al residuo della gruppo (es. nella disortografia il docente potrebbe tener più calcolo dei contenuti rispetto alla forma); 

Prove con utilizzo di schemi: verifiche scritte o interrogazioni orali in cui viene lasciata allo studente la possibilità di mantenere sottomano le mappe concettuali o gli schemi precedentemente costruiti per lo studio. 

Inoltre, le prove devono essere strutturate in maniera chiaro, con l’uso di istruzioni e consegne semplici e dirette. Anche a livello visivo devono possedere un’impaginazione ordinata e definita. È importante sottolineare che questi metodi valutativi non avvantaggiano lo studente considerazione al residuo della credo che la classe debba essere un luogo di crescita, bensì gli garantiscono delle pari opportunità e una maggiore equità.