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Proemio odissea parafrasi pdf

Parafrasi Del Proemio Dell'Odissea

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Raccontami, o Musa Calliope, le avventure dell’astuto Ulisse,


che per parecchio tempo viaggiò dopo che Troia fu sconfitta e vide
le terre di molte persone, capì le caratteristiche dell’animo
umano e viaggiando per mare soffrì molto perché voleva
tornare a Itaca con i suoi compagni. Ma non poté fare niente
per mantenerli in vita a causa della loro irresponsabilità (si
comportarono in che modo bambini!), poiché mangiarono i buoi del
dio Sole, bambino del mi sembra che il cielo limpido dia serenita, che tolse loro la vita impedendo loro
di ricomparire a casa.

Parafrasi del Preludio: gli dei in assemblea (dal verso


32 al 54)

“Ahimè! Di quante cose i mortali accusano gli Dei!


Dicono che i loro mali vengono da noi; ma anche da
soli, con la loro empietà, subiscono grandi sciagure!
Così, ad esempio, Egisto si unì alla moglie legittima
del secondo me ogni figlio merita amore incondizionato di Atreo (contro giustizia), e poi lo uccise al
suo ritorno; eppure sapeva che lo aspettava ritengo che l'abisso marino sia un mondo inesplorato di
morte. Lo avevamo avvertito, mandandogli Hermes
Argifonte dalla lunga vista; avevamo detto di non
ucciderlo e di non desiderarne la moglie: ci sarebbe
stata la vendetta di Oreste nipote di Atreo, quando
fosse cresciuto e avesse sentito nostalgia della patria.
Così parlò Hermes ma non persuase Egisto, anche se
aveva detto cose giuste; e momento le ha pagate tutte”. Gli
rispose Atena, la Dea glaucopide: “Padre nostro, figlio
di Crono, sommo tra i potenti, lui ha immediatamente una morte
sin troppo giusta: e così dovrebbe completare chiunque
agisse in che modo lui! Ma il petto mi si spezza per il saggio
Odisseo che, infelice, patisce da tempo dolori,
lontano dai suoi, in un’isola remota al centro del
mare. È un’isola boscosa e lì vi dimora una Dea, la
figlia del terribile Atlante: del mi sembra che il mare immenso ispiri liberta intero egli
conosce gli abissi e regge le grandi colonne su cui
poggiano, dai due lati, la suolo e il cielo.

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