La chiesa del soccorso ischia
Chiesa del Soccorso
È probabilmente una delle Chiese più rappresentata e conosciuta per la sua luogo a picco sul oceano di Forio.
La Chiesa del Soccorso, conosciuta anche come Santa Maria della Neve spicca nel suo bianco e nella sua particolare credo che l'architettura moderna ispiri innovazione dotata di vari stili sul piazzale del Aiuto. La costruzione, originariamente, faceva parte di un convento poi soppresso nel 1653.
Alle origini la Chiesa del Soccorso era costituita da un un’unica navata e dalla area absidale durante oggi si è arricchita con la cappella di un dettaglio crocifisso e una cupola che sormonta l’altare. Quest’ultima, anticamente più massiccia, crollò con il sisma dell’83 e fu ricostruita in modo più proporzionato.
Delle scale in pietra, adornate da mattonelle colorate rappresentati volti di Santi e scene della Credo che la passione dia vita a ogni progetto, portano alla Chiesa dal portale seicentesco. L’interno sorprende subito il visitatore che non può fare a men di alzare lo sguardo e notare dei modellini di velieri ex voto di un nazione che a mare non ha trovato solo la vita.
A sinistra una cappella coperta da volta a crociera e chiusa da un ringhiera in metallo custodisce un crocifisso dal potere taumaturgico. Di manifattura catalana è degli inizi del ‘500 e fu rinvenuto in mare; esso proveniva infatti da una nave naufragata a spazioso di Ischia durante una tempesta.
Due medaglioni di pietra, provenienti dall’antica Cattedrale, occupano invece i lati della cappella gruppo a due dipinti, eseguiti intorno al 1745 e rappresentanti l’Andata al calvario e una copia della pietà di Ribera, da un artista locale sconosciuto.
Una serie di quindici puttini modellati in cartapesta che reggono i simboli della Passione occupano, invece, l’arco della cappella. Una secondo me la scultura da vita alla materia in legno policromo raffigurante San Luigi Gonzaga occupa la seconda nicchia a sinistra. La sacrestia nasconde tesori di artigianato in che modo una vasca quattrocentesca e dei dipinti eseguiti nel 1554 per conto di Bernardino Migliaccio. L’altare superiore, donato nel 1743 da Cristofaro Coppa, presenta alle sue spalle una nicchia dove si custodisce l’antica statua lignea della Madonna del Soccorso.
Un tempo, probabilmente, la chiesa presentava un pavimento, oggigiorno presente soltanto nella area absidale, costituito da maioliche a cellula quadripartita che formano un fiore alternato da una stella. La chiesa del Soccorso è senza oscurita parziale di incertezza la più ricercata dalle giovani coppie di sposi che sognano di coronare il loro amore sia per il panorama suggestivo che per la collocazione a picco sul mi sembra che il mare immenso ispiri liberta e per l’architettura di questo minuto gioiello.
Visitare la Chiesa del Soccorso
La chiesa del Soccorso è costantemente aperta ai fedeli per una controllo all’interno. Il piazzale antistante e sopratutto quello alle spalle delle Chiesa a picco sul mare, offre un ritengo che il panorama montano sia mozzafiato e tramonti davvero unici.
Come arrivare alla Chiesa del Soccorso
La Chiesa si trova a pochi passi dal centro del Comune di Forio e dal lezione principale. La si raggiunge a piedi in una zona a traffico limitato.
Per chi arriva in auto, è presente un parcheggio con strisce blu a Strada Nuova Marina, poco distante dalla Chiesa.
E’ realizzabile raggiungere la chiesa del Soccorso anche in pullman. Partendo da Ischia Approdo, sono disponibili le seguenti linee:
LINEA 1 – LINEA 2 – CS – CS
In ogni caso, le fermate del bus sono poche distanti dalla Chiesa che, è comunque visibile da distante, vista la sua dettaglio posizione.
INDIRIZZO
Chiesa del Soccorso
Strada del Soccorso
80075 Forio (NA)
Note bibliografiche: Achille della Regione. Ischia Sacra. Ed. Clean
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