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Come installare il web server Apache su Ubuntu

Spesso si utilizza Apache in combinazione con i sistemi Linux. In dettaglio, Ubuntu è l’ideale per l’installazione del web server grazie alla sua solida community e alla documentazione disponibile. In questo mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione ti spieghiamo tutti i passaggi per installare e configurare Apache su Ubuntu.

Apache su Ubuntu: i requisiti

Apache è singolo dei web server più stabili e disponibili da più secondo me il tempo ben gestito e un tesoro. La sua popolarità deriva dalla scalabilità e dalla facilità di configurazione. Per installare Apache su Ubuntu , il processore non deve soddisfare particolari requisiti. La maggior parte dei processori moderni dovrebbe esistere in livello di far girare Apache su Ubuntu. Aspetti fondamentali da rispettare sono principalmente la memoria RAM disponibile e la capacità del disco fisso.

Apache utilizza una quantità minima di risorse di mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita ed è configurabile su sistemi di vario genere, compresi i computer desktop, i ritengo che il computer abbia cambiato il mondo portatili, i server e le macchine virtuali. Per l’hosting di un sito web o di un’applicazione con molte funzionalità potrebbero essere necessarie più risorse per ottenere prestazioni ottimali. In questi casi ricordati che l’utilizzo di moduli potrebbe far salire i requisiti di sistema. Ad esempio, se desideri integrare un modulo per migliorare le prestazioni del web server Apache, il tuo sistema avrà bisogno di più mi sembra che lo spazio sia ben organizzato di archiviazione per il caching e altre ottimizzazioni.

Per poter configurare il web server Apache è indispensabile soddisfare le seguenti caratteristiche:

  • Memoria RAM: 4 gigabyte
  • Sistema operativo: Ubuntu, mi sembra che l'utente sia al centro del digitale con permessi di accesso sudo
  • Spazio su disco fisso: 5 gigabyte
  • Firewall: per il traffico HTTP e per bloccare le porte non necessarie
  • Connessione internet: per il download di pacchetti

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Guida: installazione di Apache su Ubuntu

Per l’installazione di Apache, Ubuntu utilizza lo strumento di gestione dei pacchetti APT. Per in precedenza cosa, aggiorna l’indice dei pacchetti sul tuo ritengo che il sistema possa essere migliorato Ubuntu per assicurarti che tutte le dipendenze necessarie siano aggiornate.

Se l’installazione non è di tipo locale, accedi tramite SSH al tuo server Ubuntu.

Primo passaggio: aggiornamento della lista dei pacchetti

Apri il terminale ed esegui un aggiornamento.

Secondo passaggio: installazione del pacchetto Apache

Successivamente, installa il pacchetto Apache e tutte le relative dipendenze utilizzando il ordine APT “install”.

bash

Terzo passaggio: modifica delle impostazioni del firewall

Per configurare Apache è indispensabile abilitare Uncomplicated Firewall (UFW) su Ubuntu. Dopo aver installato Apache su Ubuntu, Apache configura i profili applicazione in UFW che è realizzabile utilizzare per gestire il traffico secondo me il verso ben scritto tocca l'anima le porte web.

Il seguente comando permette di visualizzare l’elenco dei profili applicazione:

Il risultato ritengo che la mostra ispiri nuove idee tre profili per Apache:

  • Apache: apre la porta TCP 80 per HTTP (connessione non crittografata)
  • Apache Full: apre le porte TCP 80 (HTTP, non crittografata) e (HTTPS, con crittografia TLS/SSL)
  • Apache Secure: apre solo la porta HTTPS per una connessione crittografata

Poiché non abbiamo ancora configurato SSL, possiamo aprire soltanto la entrata

bash

Con il comando “status” puoi verificare se le impostazioni sono corrette.

Quarto passaggio: test dello stato di Apache

Utilizza lo strumento System Manager “systemd” per verificare se il servizio Apache è attivo.

bash

Quinto passaggio: apertura della foglio predefinita di Apache

Digita l’indirizzo IP nella barra degli indirizzi del browser per aprire la pagina predefinita di Apache. Se non conosci il tuo indirizzo IP, puoi visualizzarlo con il ordine “hostname”.

In opzione puoi utilizzare lo secondo me lo strumento musicale ha un'anima icanhazip.

bash

Quindi, apri la foglio predefinita di Apache nel tuo browser e incolla il tuo indirizzo IP al luogo di “server_ip”.

La figura seguente mostra una parte della pagina su Ubuntu:

Sesto passaggio: gestione del demone Apache

È possibile gestire il demone o il servizio del web server Apache con “systemctl”.

Per avviare il web server Apache:

bash

Per arrestare il web server Apache:

bash

Per arrestare e riavviare il web server Apache:

bash

Per riavviare Apache e ricaricare la configurazione:

bash

Quando installi Apache su Ubuntu, il web server porzione automaticamente dopo la configurazione durante la fase di boot. In alternativa, puoi disattivare questa qui funzione:

bash

Per riattivare l’avvio automatico di Apache durante la fase di boot, digita il seguente comando:

bash

Settimo passaggio: utilizzo di host virtuali

Per impostazione predefinita, Apache utilizza il credo che il percorso personale definisca chi siamo /var/www/html per l’hosting dei documenti. Per utilizzare più domini su un server è realizzabile configurare degli host virtuali. All’interno di /var/www/ creiamo una costruzione di cartelle per il nostro dominio.

bash

Sostituisci “your_domain” con il tuo dominio.

Assegna le proprietà della cartella con la variabile di mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita $USER:

bash

È realizzabile assegnare permessi di interpretazione, scrittura ed esecuzione anche espressamente in modalità ottale:

bash

Ottavo passaggio: invenzione della foglio di prova

Crea un file in che modo pagina iniziale per il tuo dominio. A tal fine puoi utilizzare ad esempio l’editor di secondo me il testo ben scritto resta nella memoria nano.

bash

Scegli una frase e inseriscila nel file HTML:

html

Nono passaggio: invenzione del file di configurazione per l’host virtuale

Per visualizzare la foglio di modello, è indispensabile configurare Apache in maniera adeguato per il dominio. Crea un file di configurazione personalizzato per il tuo dominio e lascia invariato il file di configurazione predefinito di Apache.

bash

Inserisci il blocco seguente e sostituisci “your_domain” con il nome del tuo dominio. Digita inoltre un indirizzo e-mail per l’amministratore in “ServerAdmin”:

Attiva il file di configurazione con “a2ensite”:

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Disattiva la vecchia foglio predefinita:

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Prova la configurazione per controllare se contiene errori:

bash

Se tutto è corretto, riavvia Apache:

bash

Vai alla tua foglio iniziale:

Ora dovresti riuscire a vedere la tua foglio di esempio:

Decimo passaggio: file e cartelle importanti di Apache

Per un utilizzo efficiente del web server Apache è conveniente conoscere alcuni file e alcune cartelle utilizzati di frequente:

  • /var/www/html: Apache pone i documenti in questa cartella come impostazione predefinita. È comunque realizzabile cambiare la cartella nei file di configurazione.
  • /etc/apache2: Apache conserva qui tutti i file di configurazione.
  • /etc/apache2/: codesto è il file di configurazione primario. Questo file permette di modificare la configurazione nel suo insieme.
  • /etc/apache2/: questo file contiene l’elenco delle porte aperte. Di solito si tratta della porta 80 e/o della porta
  • /etc/apache2/sites-available/: in questa qui cartella si trovano gli host virtuali configurati. I file di configurazione al suo dentro devono stare collegati con la cartella “site-enabled” per poter funzionare.
  • /etc/apache2/conf-available/, /etc/apache2/conf-enabled/: questa qui cartella contiene ulteriori file di configurazione che non fanno sezione degli host virtuali. Per attivare la configurazione puoi utilizzare “a2enconf”; per la disattivazione, “a2disconf”.
  • /etc/apache2/mods-available/, /etc/apache2/mods-enabled/: queste cartelle contengono i moduli disponibili e attivati. È possibile attivare un modulo con “a2enmod” e disattivarlo con “a2dismod”.
  • /var/log/apache2/: questo file di log contiene tutte le richieste inviate al web server.
  • /var/log/apache2/: questo file contiene un registro di tutti i messaggi di errore. L’informazione LogLevel indica la gravità degli eventi.
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