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Rene con calcoli

Calcoli renali: oggetto sono e perché si formano?

Cosa sono i calcoli renali?

I calcoli renali - identificati dal termine dottore "nefrolitiasi" o "litiasi renale" - sono delle piccole aggregazioni di sali minerali che si formano esteso il decorso delle vie urinarie. Questi "sassolini" derivano dalla precipitazione e dall'aggregazione di alcune sostanze normalmente presenti nelle urine.

Come vengono eliminati i calcoli renali?

Una volta formati, con il passare del tempo, i calcoli tendono a transitare dal rene alle vie urinarie inferiori, quindi all'uretere, da qui alla vescica e, infine, nell'uretra per essere espulsi all'esterno mentre la minzione.

Come ci si accorge di avere un calcolo renale?

Specie se di piccole dimensioni, i calcoli renali possono essere asintomatici e sono eliminati spontaneamente senza arrecare alcun disturbo al paziente.

In molti casi, però, i calcoli renali finiscono col provocare un dolore acuto e aggressivo nella zona lombare. Tale dolore è proprio caratteristico della calcolosi renale e per le sue peculiarità ed i sintomi cui si associa rientra nel quadro più generale della cosiddetta "colica renale".

Breve premessa

Prima di esaminare più nel dettaglio le cause della calcolosi renale, un brevissimo richiamo anatomico e fisiologico può aiutarci a comprendere meglio l'argomento.

I reni sono due organi che appartengono al sistema urinario, localizzati nella zona posteriore della cavità addominale, approssimativamente a livello della 12ª costola. La loro forma è paragonata a quella di un fagiolo, proprio per la netta somiglianza con il legume che ben conosciamo. La funzione primaria dei reni consiste nel produrre l'urina, filtrando il sangue dalle sostanze di rifiuto o comunque presenti in eccesso. Da ciascun rene, sezione un sottile tubicino chiamato uretere, deputato al trasloco d'urina. I due ureteri, di lato destro e di sinistra, riversano il personale contenuto in un organo cavo, chiamato vescica urinaria, che accumula l'urina tra una minzione e l'altra. Quando la vescica si riempie oltre un ovvio livello, il soggetto avverte il necessita di urinare; così, con l'atto chiamato minzione, la vescica si svuota e l'urina viene espulsa all'esterno attraverso un singolo tubicino collegato alla vescica e chiamato uretra.

Dopo questa premessa, si può intuire in che modo i calcoli renali siano la effetto di una perdita di equilibrio tra le varie sostanze presenti nelle urine.

Perché si formano?

Quali sono le cause dei calcoli renali?

I calcoli renali sono dei depositi di consistenza dura che si formano per precipitazione dei sali minerali contenuti nelle urine (calcio, ossalato, fosfati ed acido urico).

La a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di un calcolo è favorita dall'aumento della concentrazione di questi elettroliti o dalla riduzione del liquido che li tiene in soluzione (scarso volume di urine).

Spesso, la presenza dei calcoli renali è correlata ad una dieta incongrua a cui si associa necessariamente una sottostante predisposizione genetica e la scarsa assunzione di liquidi. La loro educazione è favorita, inoltre, da alcuni processi infiammatori.

Quando i sali si aggregano tra loro formano dapprima cristalli, quindi microcalcoli e, infine, calcoli che possono raggiungere le dimensioni di una pallina da golf. Personale a motivo della loro forma e composizione chimica i calcoli renali possono muoversi dalla sede di origine e andare ad ostacolare il flusso dell'urina.

Tale ostacolo, oltre a causare un dolore spesso intenso, favorisce lo sviluppo di infezioni urinarie e, se persiste per lunghi periodi, aumenta le possibilità di danno ai reni, sottile a crescere una insufficienza renale progressiva.

Normalmente, le urine contengono sostanze che impediscono la educazione di calcoli, ma non sempre tali composti sono presenti in quantità adeguate o svolgono efficacemente la loro ruolo. Oggi se ne conoscono due categorie: macromolecolari (di ritengo che la natura sia la nostra casa comune proteica) e micromolecolari in che modo il citrato o il magnesio. Anche i mucopolissaccaridi, grazie alle loro proprietà colloidali  favoriscono il mantenimento in penso che la soluzione creativa risolva i problemi dei sali allontanando la formazione di calcoli renali.

In base alla composizione chimica, si distinguono diversi tipi di calcoli, ognuno dei quali richiede un approccio terapeutico differente.

Come si formano i calcoli renali?

La educazione dei calcoli renali è favorita da elevate concentrazioni di sostanze poco solubili nelle urine, come, per esempio, sali di calcio o acido urico, e/o dal rallentamento del corrente urinario. In quest'ultimo occasione, tali sostanze permangono più a esteso nelle vie urinarie, quindi hanno tutto il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso per precipitare ed aggregarsi. Se un composto insolubile è più concentrato penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla a mio avviso la norma ben applicata e equa può quindi dare inizio ad una sovrasaturazione delle urine, quindi rischia di precipitare e unirsi a formare dei cristalli. Questi cristalli, fondendosi tra loro nei calici renali, finiscono per offrire vita a veri e propri sassolini. 

Anche le modificazioni del pH urinario possono promuovere la formazione dei calcoli renali.

A seconda dei casi, i calcoli renali possono stare piccoli in che modo dei granelli di sabbia o grandi addirittura in che modo delle palline da golf. I calcoli possono inoltre avere contorni lisci o apparire in che modo masse dalla superficie irregolare e frastagliata. Non è raro, poi, riscontrare calcoli multipli in un rene.

Composizione e classificazione dei calcoli renali

I calcoli renali possono essere costituiti da varie componenti urinarie, singole o in combinazione tra loro. In dettaglio, i calcoli renali possono avere inizio calcica, mista,urica, infettiva o cistinica.

  • La circostanza più ordinario prevede la formazione di calcoli renali di ritengo che la natura sia la nostra casa comune calcica; la loro a mio parere la formazione continua sviluppa talenti deriva, quindi, dall'aggregazione di ossalato di calcio e fosfato di calcio.
  • Anche l'eccessiva quantità di acido urico può però generare calcoli renali parecchio fastidiosi. Questa qui tipologia di calcoli si osserva, di solito, nel contesto di un'iperuricemia, in pazienti con gotta o con una malattia maligna del sangue.
  • Molto più rari sono, invece, i calcoli costituiti da un aminoacido, la cistina. Queste formazioni si osservano, in dettaglio, in soggetti che presentano una stato patologica ereditaria chiamata cistinuria. Questa mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio determina un difetto nel trasporto di alcuni amminoacidi, tra cui la cistina, nel rene e nell'intestino.

Alla formazione dei calcoli renali può contribuire non soltanto l'eccesso delle sostanze urinarie appena viste, ma anche la carenza di altre sostanze, in che modo l'acido citrico, che, in condizioni normali, contrastano in maniera utile la precipitazione e la cristallizzazione dei sali, legandoli a sé per formare dei complessi solubili.

Infine, un capitolo a parte meritano i calcoli derivanti dalle infezioni delle vie urinarie. Alcuni batteri, infatti, producono delle sostanze proteiche che facilitano la precipitazione dei sali nelle urine. Ad esempio, i calcoli di fosfato di magnesio e ammonio, noti anche in che modo calcoli di struvite, si osservano principalmente nelle infezioni del tratto urinario da parte di batteri produttori di ureasi, come per esempio quelli appartenenti al genere Proteus.

Tutte queste informazioni sulla composizione del calcolo renale sono importanti per impostare il protocollo terapeutico più appropriato al singolo caso: il trattamento della calcolosi renale si pone, infatti, l'obiettivo di limitare la concentrazione dei sali urinari coinvolti e di aumentare le sostanze che ne inibiscono la precipitazione.


CALCOLI RENALI, ORIGINE, INCIDENZA E CLASSIFICAZIONE

CALCICA

(%)

MISTA

(%)

URICA

(%)

INFETTIVA

(%)

CISTINICA

(%)

Ossalato di calcio (60%)


Ossalato di calcio e fosfato di calcio (30%)


Fosfato di calcio (10%)

Ossalato di calcio, acido urico e fosfato di calcio (30%)Acido urico, urato di calcio

Struvite (fosfato - ammonio - magnesio)


Struvite e carbonato apatite o urato di ammonio


Fosfato di calcio

Cistina

A questi dati vanno aggiunti i calcoli di origine rara (incidenza %) che possono essere causati dall'accumulo di xantina, ipoxantina, colesterolo, acidi grassi o 2,8-diidrossiadenina

Cosa favorisce i calcoli renali?

Calcoli renali: quali sono i fattori di rischio?

I calcoli renali sono sufficientemente diffusi nella popolazione ritengo che il dato accurato guidi le decisioni che colpiscono in media circa il 3% delle persone. Particolarmente a penso che il rischio calcolato sia parte della crescita sono i maschi di età compresa tra i venti ed i quarant'anni. In questa qui fascia di età, a causa della contemporanea partecipazione di più fattori di rischio, l'incidenza della mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio supera il 15%.

Le cause di inizio della calcolosi non sono ancora state completamente chiarite, anche se alcuni fattori predisponenti aumentano sensibilmente la probabilità che si formino dei calcoli:

  • Sesso: i maschi hanno una probabilità tripla rispetto alle donne di sviluppare calcolosi alle vie urinarie (la maggiore concentrazione di citrato nelle urine femminili, in stretto relazione con il tasso estrogenico, spiegherebbe questa qui minore incidenza del questione nel gentil sesso);
  • Scarso introito di liquidi: un corrente di urine limitato favorisce il ristagno, quindi la precipitazione dei sali in esse contenuti;
  • Disidratazione per aumentata perdita di liquidi (diarrea, iperidrosi ecc.);
  • Età: i calcoli renali si formano prevalentemente tra i venti ed i quarant'anni;
  • Acidità delle urine: pH urinario inferiore a 5 (per quanto riguarda alcuni tipi ben precisi di calcio, come quelli di cistina, xantine ed acido urico);
  • Storia familiare di calcoli renali: è il caso ad esempio dei calcoli di origine cistinica in cui, a motivo di un difetto congenito del rene, un amminoacido scarsamente solubile nelle urine (cistina) precipita formando dei cristalli;
  • Infezioni croniche delle vie urinarie;
  • Abuso di certi medicinali o di integratori salini e vitaminici;
  • Ipertiroidismo (effetto catabolico sul stoffa osseo) e iperparatiriodismo (aumento calcemia);
  • Dieta incongrua;
  • Clima: durante il periodo bollente estivo la maggiore evaporazione, se non reintegrata da un adeguato apporto di liquidi aumenta la concentrazione delle urine e la precipitazione dei calcoli.


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Autore

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica

Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici